Trattori in marcia su Tel Aviv: partiti dai kibbutz del sud e del nord di Israele, i mezzi agricoli si sono diretti verso la Piazza degli Ostaggi per richiedere un accordo con Hamas per il rilascio di 58 ostaggi dopo 603 giorni di prigionia
Oggi, 22 maggio 2025, un convoglio di trattori partito dai kibbutz del sud e del nord di Israele ha invaso le strade di Tel Aviv, direzionandosi verso Piazza degli Ostaggi. Gli agricoltori e i familiari degli ostaggi chiedono un accordo immediato con Hamas per il rilascio dei 58 israeliani ancora in prigionia dopo 603 giorni. Questa iniziativa coincide con la celebrazione della festa ebraica dello Shavuot, sottolineando l’urgenza della situazione.
La protesta dei kibbutz
La protesta, organizzata dal Forum dei familiari degli ostaggi, ha visto la partecipazione di centinaia di manifestanti. I partecipanti hanno esposto striscioni con le fotografie degli ostaggi e slogan che chiedono un’azione concreta da parte del governo israeliano. “Non possiamo più aspettare. I nostri cari devono tornare a casa”, ha dichiarato un portavoce del Forum. L’azione ha bloccato alcune delle principali arterie della città, attirando l’attenzione dei media nazionali e internazionali e portando il tema degli ostaggi al centro del dibattito pubblico.
Frustrazione e speranze
Le famiglie degli ostaggi hanno espresso frustrazione per la mancanza di progressi nei negoziati con Hamas. “Dopo mesi di silenzio, è ora di agire”, affermano. Fonti vicine al governo riferiscono che sono in corso trattative, ma senza risultati concreti. La situazione degli ostaggi è diventata un tema delicato anche in ambito politico, con opposizioni che criticano la gestione della crisi da parte dell’attuale amministrazione.