New York, 17 giugno 2025 – Un episodio che ha scosso la scena politica locale di New York ha visto come protagonista Brad Lander, candidato democratico alla carica di sindaco della città. Lander, attualmente comptroller della città e tra i principali sfidanti di Andrew Cuomo ed Eric Adams, è stato arrestato da agenti dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) durante una visita al tribunale per l’immigrazione di Manhattan.
L’episodio nel tribunale di Manhattan
Brad Lander si era recato negli uffici di 26 Federal Plaza per osservare alcune udienze di persone a rischio deportazione. Mentre accompagnava un imputato fuori dalla corte, gli agenti dell’ICE lo hanno fermato, ammanettandolo e sbattendolo contro un muro. Lander ha immediatamente protestato, affermando a gran voce: “Non sto ostacolando nulla. Non avete l’autorità di arrestare un cittadino americano che chiede di vedere un mandato giudiziario.” L’episodio ha riportato alla memoria analoghe controversie, come quella che coinvolse il senatore democratico californiano Alex Padilla, rimosso con forza durante una conferenza stampa della Segretaria alla Sicurezza Interna, Kristi Noem, a Los Angeles.
Le reazioni all’arresto di Brad Lander
L’arresto di Brad Lander ha suscitato forti critiche da parte di esponenti politici progressisti, tra cui il candidato a sindaco Zhoman Mamdani, che ha definito la vicenda un segno di “fascismo” e ha invitato i newyorchesi a protestare per il rilascio immediato del candidato. Il caso si inserisce in un clima politico segnato da tensioni sulle politiche migratorie, con la nuova amministrazione federale guidata da Donald Trump e la Segretaria alla Sicurezza Interna Kristi Noem che hanno adottato un approccio rigido nei confronti dell’immigrazione illegale.
Parallelamente, nel New Jersey, un altro episodio simile ha visto l’arresto del sindaco di Newark, Ras Baraka, durante una protesta davanti a un centro di detenzione dell’ICE, evidenziando come la questione migratoria continui a generare scontri e proteste in più stati.