Mosca, 6 novembre 2025 – Nelle ultime ore, le forze di difesa aerea russe hanno intercettato e distrutto 75 droni ucraini lanciati contro diverse regioni della Russia, tra cui un attacco particolarmente grave che ha colpito la raffineria di petrolio di Volgograd e la centrale nucleare nella regione di Kostroma. L’attacco ha causato la morte di un civile e ingenti danni materiali, evidenziando la crescente tensione nel conflitto tra Russia e Ucraina.
Intercettazione massiccia di droni ucraini sulla Russia
Secondo il Ministero della Difesa russo, la notte scorsa le difese aeree hanno abbattuto complessivamente 75 droni aerei di fabbricazione ucraina. La maggior parte degli UAV è stata neutralizzata nella regione di Volgograd (49), con altri abbattimenti registrati in Crimea (7), Voronezh (6), Rostov (4), Belgorod (3), Oryol (2) e nelle regioni di Mosca, Kursk, Lipetsk e Tambov, con un drone ciascuna.
La portata dell’attacco conferma un’escalation significativa nell’uso di droni da parte delle forze ucraine, che mirano a colpire infrastrutture strategiche russe per indebolire la capacità logistica e energetica del nemico. Il governatore di Volgograd, Andrey Bocharov, ha confermato che un civile è rimasto ucciso a seguito dell’attacco e che un incendio si è sviluppato nella zona industriale del distretto Krasnoarmeysky dopo la caduta dei detriti di un drone. Inoltre, si sono registrati danni a finestre di edifici residenziali e a veicoli in diverse aree della città.
Danni alle infrastrutture energetiche di Kostroma e implicazioni sul fronte interno
Nella regione di Kostroma, le squadre di emergenza stanno ancora lavorando per contenere i danni causati da un attacco alla centrale nucleare situata a Volgorechensk, nella regione di Kostroma. Il governatore locale, Sergey Sitnikov ha dichiarato tramite il suo canale Telegram che non si sono registrati feriti e che tutte le infrastrutture regionali continuano a funzionare normalmente. Un centro operativo è stato istituito per valutare l’impatto del bombardamento e coordinare la risposta alle conseguenze.
La raffineria di Volgograd, uno degli impianti strategici del colosso petrolifero russo Lukoil, ha invece interrotto le operazioni dopo essere stata colpita da un attacco con droni ucraini. Lo riferiscono tre fonti citate dall’agenzia Reuters, che segnalano danni significativi all’unità di lavorazione primaria Cdu-5 e ad un altro impianto della raffineria. Al momento la notizia non è stata ufficialmente confermata dalle autorità russe o dalla stessa Lukoil.






