La presidente della Banca centrale europea (Bce), Christine Lagarde: “Serve collaborazione fra Paesi in surplus e Paesi in deficit. Dal protezionismo rischi per la prosperità economica”
Pechino, 11 giugno 2025 – In un contesto globale caratterizzato da crescenti tensioni commerciali e rivalità geopolitiche, la presidente della Banca centrale europea (Bce), Christine Lagarde, ha lanciato un forte monito contro la frammentazione degli scambi commerciali internazionali. Nel corso di un intervento tenuto presso la Banca Popolare della Cina, ha sottolineato come la divisione del commercio mondiale in blocchi contrapposti rappresenterebbe un danno per tutte le economie coinvolte.
La frammentazione del commercio globale e i rischi per l’economia mondiale
Secondo Lagarde, se il commercio internazionale si dividesse in blocchi economici in competizione – un riferimento implicito alle iniziative dell’amministrazione Trump di creare un blocco occidentale in opposizione a quello cinese – si assisterebbe a una significativa contrazione degli scambi. Questo fenomeno comprometterebbe la crescita e il benessere delle principali potenze economiche, danneggiando la prosperità globale. La presidente della Bce ha insistito sulla necessità di un approccio collaborativo tra Paesi in surplus commerciale e quelli in deficit, sottolineando che “per salvaguardare la prosperità dobbiamo perseguire soluzioni collaborative, anche di fronte a differenze geopolitiche”.
Le politiche commerciali coercitive non costituiscono una soluzione sostenibile
Nel suo discorso a Pechino, Lagarde ha condannato le politiche commerciali coercitive, con un chiaro riferimento ai dazi imposti dagli Stati Uniti. Ha evidenziato che il protezionismo, lungi dal risolvere gli squilibri commerciali alla radice, ne mina le fondamenta, compromettendo così la stabilità economica globale. “Le politiche commerciali coercitive non sono una soluzione sostenibile alle tensioni commerciali di oggi”, ha dichiarato, aggiungendo che queste misure erodono le basi della prosperità mondiale, rendendo più difficile trovare risposte efficaci e condivise ai problemi economici internazionali.
L’appello di Lagarde si inserisce in un momento in cui il dialogo multilaterale appare indispensabile per evitare un’escalation protezionistica che potrebbe rallentare la crescita globale e aggravare le disuguaglianze commerciali e finanziarie tra le nazioni.