Due dipendenti della Interpuls di Albinea, in provincia di Reggio Emilia, sono state licenziate in tronco senza preavviso. La Fiom-Cgil denuncia la mancanza di riqualificazione e la severità del provvedimento. Domani, il sindacato organizzerà un sciopero in solidarietà
La recente denuncia della Fiom-Cgil riguardo al licenziamento di due dipendenti dell’Interpuls di Albinea, in provincia di Reggio Emilia, ha sollevato importanti interrogativi sulla protezione dei lavoratori in un contesto di crescente automazione. Secondo il sindacato, le due impiegate sono state licenziate senza preavviso, con l’azienda che giustifica la decisione con l’introduzione di un nuovo software gestionale. Questo caso mette in luce le sfide che affrontano i lavoratori in un mercato del lavoro sempre più influenzato dalla tecnologia.
Licenziamenti e automazione
La Fiom-Cgil ha reso nota la situazione di due impiegate trentenni, una delle quali era rientrata da poco dalla maternità. Le lavoratrici sono state licenziate in tronco senza alcuna possibilità di ricollocazione. Alessandro Malagoli, rappresentante della Fiom, ha descritto la situazione come vergognosa, evidenziando che le due impiegate erano qualificate e laureate. L’azienda non ha cercato alternative per mantenerle in forza, lasciando spazio a interrogativi sulla gestione delle risorse umane in un contesto di cambiamento tecnologico.
Impatti del Jobs Act
Il sindacato ha messo in evidenza la riduzione dei diritti dei lavoratori a seguito del Jobs Act, che ha reso difficile il reintegro per chi è assunto dopo l’entrata in vigore della legge nel 2014. Questo provvedimento ha semplificato le procedure di licenziamento, permettendo alle aziende di ridurre il personale in modo più agile, spesso a scapito della sicurezza lavorativa. La situazione delle due dipendenti dell’Interpuls rappresenta un caso emblematico delle conseguenze di tali politiche sul lavoro.
Mobilitazione e futuro
Il licenziamento delle due lavoratrici avviene in un contesto di crescente preoccupazione per gli effetti dell’automazione sul mercato del lavoro. Molti esperti avvertono che l’introduzione di tecnologie avanzate sta sostituendo figure professionali tradizionali, creando una crisi occupazionale in vari settori. La Fiom ha annunciato assemblee e scioperi per esprimere solidarietà alle lavoratrici licenziate e contestare la decisione dell’Interpuls.