La Polizia di Stato, sotto la direzione della Procura per i Minorenni di Milano, ha emesso un’ordinanza cautelare per un 16enne accusato di resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, riconosciuto per i suoi precedenti, è stato coinvolto in un inseguimento in auto e un incidente, causando lievi ferite a una passante
A Milano si verifica un episodio inquietante che coinvolge un sedicenne italiano e una fuga all’alt della Polizia. In via Giambellino, una volante del Commissariato Lorenteggio ha notato un SUV con due giovani a bordo che circolava a velocità sostenuta. Gli agenti hanno intimato l’alt, ma il conducente, già noto alle forze dell’ordine, ha deciso di accelerare bruscamente.
L’inseguimento e il crash
L’inseguimento ha avuto inizio quando il SUV ha imboccato via Recoaro contromano, proseguendo poi in via Lorenteggio. Durante la fuga, il sedicenne ha tentato di investire un poliziotto, che è riuscito a mettersi in salvo in extremis. La corsa si è conclusa tragicamente quando il SUV si è schiantato contro la pensilina di una fermata dell’ATM, rompendo i vetri e ferendo lievemente una passante.
L’arresto e le conseguenze legali
Dopo l’incidente, i due giovani sono fuggiti a piedi, ma il sedicenne è stato riconosciuto e successivamente arrestato. La Polizia di Stato ha avviato un’indagine che ha portato alla richiesta di una misura cautelare nei confronti del minore, attualmente sottoposto a permanenza in casa. Il suo comportamento ha comportato diverse accuse, tra cui resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Sicurezza urbana e delinquenza giovanile
Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza urbana a Milano, in un contesto in cui i reati di fuga e resistenza alle forze dell’ordine sembrano in aumento, specialmente tra i giovani. Le autorità stanno monitorando attentamente queste dinamiche, considerando l’importanza di interventi efficaci per prevenire comportamenti pericolosi tra i minorenni. Le forze dell’ordine continuano a eseguire controlli rigorosi, soprattutto in aree ad alta densità di traffico e movimenti giovanili.
La Procura per i Minorenni di Milano si è già attivata per seguire il caso, poiché la legge italiana prevede misure specifiche per i minori coinvolti in atti delittuosi, mirate alla loro riabilitazione piuttosto che alla mera punizione. Questo approccio riflette l’impegno a garantire che i giovani ricevano il supporto necessario per reintegrarsi nella società.
L’episodio solleva interrogativi su come affrontare la delinquenza giovanile, evidenziando la necessità di un’attenzione continua sia da parte delle istituzioni che delle famiglie.