Consumatori più prudenti nei negozi di Milano: spese contenute e attenzione ai prezzi, mentre il contesto economico incide sulle abitudini d’acquisto nei saldi 2025.
Milano, 5 luglio 2025 – Primi giorni di saldi estivi a Milano con una partenza che risulta più tiepida rispetto alle attese, tra prezzi ancora alti e una cauta propensione alla spesa da parte dei consumatori. Oggi, sabato 5 luglio, hanno preso ufficialmente il via i saldi estivi in molte regioni italiane, e a Milano l’atmosfera è quella di un avvio moderato, con una buona presenza di giovani e turisti lungo le principali vie dello shopping.
Milano: via Torino tra offerte e cautela
A Milano, via Torino, arteria commerciale che collega piazza Duomo a corso di Porta Ticinese, si è animata fin dalle prime ore del mattino con persone in cerca di vestiti, scarpe e costumi, i prodotti più richiesti in questa stagione. Secondo le stime di Confcommercio, la spesa media per famiglia si aggirerà intorno ai 203 euro, con un giro d’affari complessivo stimato in 3,3 miliardi di euro a livello nazionale.
Tra i consumatori, però, si avverte una certa prudenza. Una signora intervistata dopo aver effettuato acquisti per tutta la famiglia dichiara: “Ho acquistato una giacca e quattro magliette, prodotti che tenevo d’occhio da tempo, ma quest’anno cerchiamo di spendere con parsimonia, massimo 200 euro, bisogna essere attenti anche con gli sconti”. Un giovane, uscendo con numerose buste da una catena di negozi di scarpe, segnala invece una riduzione del numero di negozi che applicano sconti rispetto al passato, mentre due amiche raccontano di aver già concluso i loro acquisti entro le 11 del mattino.
Non manca però una fetta di consumatori che resta indifferente ai saldi, preferendo acquistare solo l’essenziale o addirittura evitare nuovi acquisti. Un’anziana signora afferma: “Non approfitto mai dei saldi, non ho bisogno di cose nuove”, mentre un’altra osserva: “Abbiamo già troppo, non è periodo di spendere per inseguire le marche”.
Contesto economico e impatto sui consumi
Questa situazione si inserisce in un quadro economico complesso, con dati recenti che mostrano come le imprese del terziario, settore fortemente influenzato dai consumi, affrontino ancora molte criticità legate ai costi di gestione, come evidenziato dal Rapporto rifiuti 2020 di Confcommercio. Il rapporto sottolinea, infatti, l’aumento del costo della tassa sui rifiuti (TARI) che negli ultimi dieci anni è cresciuto dell’80%, una voce di spesa che grava sulle imprese e può influire indirettamente anche sul potere d’acquisto delle famiglie.
A Milano, città metropolitana con oltre 1,3 milioni di abitanti e centro nevralgico della moda e dello shopping in Italia, il clima dei saldi si riflette dunque tra la voglia di approfittare delle occasioni e la necessità di contenere le spese in un contesto di prezzi ancora elevati e difficoltà economiche diffuse. Le vie dello shopping, come via Torino, si confermano luogo privilegiato per gli acquisti, ma il consumatore appare più attento e selettivo rispetto al passato.