Roma, 10 giugno 2025 – In vista dell’esame di Maturità 2025, emergono dati preoccupanti sulla preparazione in Storia degli studenti italiani. Secondo un’indagine condotta su 1.000 maturandi da Skuola.net, oltre la metà degli studenti si ferma ancora alla Seconda Guerra Mondiale, evidenziando lacune consistenti nel programma di studio.
Storia, la metà degli studenti non va oltre la Seconda Guerra Mondiale
Il sondaggio rivela che circa il 31% degli studenti ha completato lo studio della Storia fino alla fine del secondo conflitto mondiale, mentre un ulteriore 8% non ha mai superato la soglia della Prima Guerra Mondiale. Solo il 37% ha approfondito gli eventi del secondo Novecento fino ai giorni nostri, mentre il 17% si è spinto fino agli anni ’70. Nonostante un leggero miglioramento rispetto all’anno precedente, quando meno del 50% arrivava oltre la metà del secolo scorso, il dato resta critico.
Questo fenomeno, che si ripresenta puntualmente ogni anno, è legato al fatto che l’ultimo periodo dell’anno scolastico è spesso dedicato a verifiche e interrogazioni, con un ridotto spazio per approfondimenti. Molti studenti denunciano di aver lasciato a casa ampi pezzi di programma, affidandosi al ripasso autonomo.
Situazione critica anche in letteratura italiana
La situazione non migliora in letteratura italiana, altra materia chiave per la Maturità. Solo meno di un terzo degli studenti dichiara di aver trattato tutti gli autori principali del Novecento e di aver avuto il tempo per il ripasso. Il 32% ha affrontato solo la prima metà del secolo, mentre un 12% si è fermato poco oltre l’inizio del ‘900.
Secondo Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, “È anacronistico che metà dei maturandi non abbia studiato argomenti successivi alla metà del Novecento, fondamentali non solo per l’esame ma per diventare cittadini consapevoli del presente”. Il dato alimenta il dibattito sulla necessità di rivedere i programmi di Storia nelle scuole italiane per garantire una preparazione più completa e aggiornata.