Mentre la Federazione continua la ricerca del nuovo ct, Dagospia lancia una pazza idea: “Chi meglio di Mourinho?”
Nel contesto turbolento che ha seguito l’esonero di Luciano Spalletti dalla guida della Nazionale italiana di calcio, si rincorrono nuove ipotesi sul possibile successore. Dopo il rifiuto di Claudio Ranieri – che ha deciso di ricoprire il solo ruolo di consulente della Roma -, da Dagospia emerge con forza una candidatura a sorpresa: quella di José Mourinho, attuale tecnico del Fenerbahçe e uno degli allenatori più vincenti e carismatici del panorama internazionale. Il sito di Roberto D’Agostino, infatti, crede che solo una figura come quella del portoghese potrebbe scacciare l’incubo della terza mancata qualificazione ai Mondiali consecutiva. Ma cosa c’è di vero?
Mourinho in Azzurro? Ecco perché sarebbe perfetto
La scelta di Mourinho sulla panchina della Nazionale Italiana rappresenterebbe un caso raro nella storia sportiva del nostro Paese. La guida tecnica degli azzurri, infatti, è stata storicamente appannaggio di allenatori italiani, fatta eccezione per un breve periodo nel 1966 con la coppia italo-argentina Herrera-Valcareggi. Tuttavia, nel calcio moderno molte federazioni si affidano a tecnici stranieri di successo: è il caso di Ancelotti con il Brasile, Tuchel con l’Inghilterra e Garcia col Belgio.
Inoltre, lasciando da parte i numerosi titoli vinti, Mourinho è noto per la sua capacità di gestire situazioni complesse e di riportare competitività a squadre in crisi. La sua carriera è segnata da esperienze in Portogallo, Inghilterra, Italia, Spagna, Russia e Turchia, e padroneggia sei lingue, tra cui l’italiano, qualità che faciliterebbero un eventuale inserimento nel contesto della Nazionale. La sua filosofia di gioco, per concludere, punta su una difesa solida e un attacco sfruttando le fasce laterali, elementi che ben si adattano al calcio italiano. Chi meglio di lui, quindi, per riportare in alto gli azzurri?
Riflessioni in corso per la FIGC
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è in una fase di riflessione e valutazione di diverse opzioni per il ruolo di commissario tecnico. L’ipotesi Mourinho, al momento, è considerata una mera suggestione, ma nulla vieta di credere che possa concretizzarsi se si dovessero presentare difficoltà con altri candidati o se si volesse dare una svolta decisa e internazionale all’assetto tecnico degli Azzurri. Dagospia ha anche sottolineato come, in momenti di difficoltà, sia necessario “rilanciare più forte”, facendo riferimento al carisma e all’esperienza internazionale di Mourinho.