L’Alto rappresentante UE Kaja Kallas ha proposto di “inondare” Gaza di aiuti per contrastare la narrativa della strumentalizzazione degli aiuti da parte di Hamas
L’Alto rappresentante dell’Unione Europea, Kaja Kallas, ha lanciato un appello forte e chiaro alla conferenza sulla democrazia tenutasi a Copenaghen, proponendo un incremento degli aiuti umanitari per la Striscia di Gaza. Le sue parole sono state una risposta diretta alle affermazioni del governo israeliano, secondo cui gli aiuti vengono strumentalizzati da Hamas e distribuiti solo a chi è vicino al gruppo militante. Kallas ha sottolineato che la soluzione proposta consiste nell’“inondare Gaza di aiuti”, al fine di garantire che non ci sia un deficit di risorse che possa essere sfruttato a favore di Hamas.
L’importanza degli aiuti umanitari
Questo approccio mira a contrastare le accuse di uso distorto degli aiuti umanitari e a supportare la popolazione civile, che soffre terribilmente a causa del conflitto in corso. Kallas ha evidenziato che gli aiuti non devono essere visti come una risorsa per il gruppo militante, ma come una necessità vitale per i cittadini di Gaza, molti dei quali vivono in condizioni disperate. L’Alto rappresentante ha anche messo in evidenza l’importanza della cooperazione internazionale, sottolineando che l’Unione Europea deve lavorare a stretto contatto con gli Stati Uniti per affrontare la situazione.
La questione dell’accordo di associazione
Inoltre, Kallas ha affrontato la delicata questione dell’accordo di associazione tra l’Unione Europea e Israele, in risposta a una richiesta dell’Olanda di rivedere tale intesa. Ha dichiarato di conoscere le posizioni dei 27 Stati membri e ha avvertito che anche una sospensione dell’accordo non fermerebbe le violenze. In questo contesto, ha ribadito l’importanza di avere gli Stati Uniti al fianco dell’Unione Europea per affrontare le sfide legate al conflitto israeliano-palestinese.