BRUXELLES, 26 maggio – La Commissione UE è pronta a presentare a giugno la nuova proposta legislativa sul target climatico 2040, confermando l’obiettivo di ridurre del 90% le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990. Tra le opzioni, meccanismi di compensazione internazionale del carbonio e riconoscimento delle rimozioni naturali di CO2 attraverso il suolo, l’agricoltura e le foreste
Bruxelles si prepara a fare un passo significativo verso la sostenibilità, con la Commissione Europea che annuncerà a giugno una proposta legislativa sul target climatico al 2040. L’obiettivo principale rimane quello di ridurre le emissioni di gas serra del 90% rispetto ai livelli del 1990, ma la Commissione sta considerando una serie di misure che potrebbero conferire maggiore flessibilità ai governi nazionali. Questo approccio, pensato per facilitare l’adozione di politiche ambientali più ambiziose, potrebbe rappresentare un cambio di rotta significativo nella strategia climatica dell’Unione Europea.
Meccanismi di compensazione internazionale del carbonio
Al centro della proposta ci sarebbe l’introduzione di meccanismi di compensazione internazionale del carbonio, ispirati all’articolo 6 dell’Accordo di Parigi. Questi meccanismi permetterebbero ai Paesi di collaborare in modo volontario per raggiungere i propri obiettivi climatici, creando opportunità per scambi di crediti di carbonio tra nazioni. È un tentativo di incentivare le politiche verdi, rendendo più accessibile e attuabile l’ambizioso target fissato per il 2040.
Rimozioni naturali di CO2
In aggiunta, la Commissione starebbe esaminando anche il riconoscimento delle rimozioni “naturali” di CO2, che si riferiscono alle capacità di assorbimento di carbonio da parte di suolo, agricoltura e foreste. Questa misura potrebbe incoraggiare pratiche agricole sostenibili e la riforestazione, rendendo le strategie climatiche più inclusive.
Urgenza della crisi climatica
La proposta si inserisce in un contesto di crescente urgenza riguardo alla crisi climatica, con numerosi Paesi europei che affrontano eventi meteorologici estremi e impatti ambientali diretti. La flessibilità offerta dalla Commissione potrebbe quindi facilitare un consenso più ampio tra gli Stati membri, che hanno storicamente mostrato resistenze a impegni climatici severi.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha sottolineato l’importanza di un approccio cooperativo e flessibile per affrontare le sfide climatiche. Con l’annuncio imminente, l’attenzione si concentra ora su come gli Stati membri risponderanno a questa nuova proposta, che potrebbe definire il futuro delle politiche climatiche nell’UE.