Il programma di inchieste BBC Panorama ha rivelato per la prima volta testimonianze di ex membri delle forze speciali britanniche riguardo a crimini di guerra in Afghanistan e Iraq
Il programma di inchieste della BBC, Panorama, ha recentemente rivelato drammatiche testimonianze di ex membri delle forze speciali britanniche, portando alla luce crimini di guerra avvenuti durante il conflitto in Afghanistan e le operazioni militari in Iraq. Queste dichiarazioni sollevano interrogativi inquietanti sulla condotta delle forze britanniche, descrivendo episodi di violenza estrema che includono l’uccisione di civili disarmati e la giustizia sommaria di prigionieri ammanettati, tra cui anche bambini.
Testimonianze strazianti
Un ex militare ha condiviso un racconto particolarmente straziante, evidenziando un episodio in cui “hanno ammanettato un ragazzino e gli hanno sparato”. La gravità di tali affermazioni è amplificata dalla denuncia che queste pratiche siano diventate una sorta di routine tra le forze speciali, suggerendo una sistematica violazione dei diritti umani. Le testimonianze emergono in un contesto in cui le inchieste pubbliche sui crimini di guerra britannici si sono concentrate per troppo tempo su un periodo limitato, trascurando un decennio di possibili abusi.
Accuse contro il reggimento SBS
Inoltre, il reggimento d’élite delle forze speciali della Royal Navy, noto come SBS, è stato coinvolto per la prima volta in accuse di esecuzioni indiscriminate. Queste rivelazioni mettono in discussione non solo la condotta dei soldati, ma anche il ruolo dei vertici militari. È emerso che il generale Gwyn Jenkins, attuale comandante dei Royal Marines, avrebbe coperto crimini di guerra durante il suo comando in Afghanistan. Non solo, ma si è scoperto che ha contribuito a respingere le richieste di asilo di comandanti afghani che avevano collaborato con le forze britanniche, privando così di importanti testimoni coloro che avrebbero potuto fornire resoconti cruciali su missioni in cui era stata concessa una “licenza di uccidere”.
Conseguenze politiche e giuridiche
Queste rivelazioni, destinate a sollevare un polverone politico nel Regno Unito, pongono interrogativi non solo sulla responsabilità individuale dei soldati coinvolti, ma anche sull’operato delle alte sfere militari e governative durante e dopo il conflitto. La situazione è destinata a evolvere, con possibili ripercussioni sia sul piano giuridico che su quello della percezione pubblica dell’operato britannico in missioni internazionali. Le testimonianze e le accuse sollevate potrebbero avere un impatto significativo sul futuro delle operazioni militari britanniche e sulla loro reputazione a livello globale.