Bruxelles, 2 settembre 2025 – La Commissione Europea ha reso noto che le modifiche proposte da Meta per conformarsi alla normativa sui mercati digitali (Digital Markets Act, DMA) sono state ritenute insufficienti, lasciando aperta la possibilità di nuove sanzioni contro il colosso tecnologico statunitense. La disputa riguarda principalmente il controverso modello “pay-or-consent” adottato da Meta sulle piattaforme Facebook e Instagram, che continua a suscitare perplessità tra le autorità comunitarie.
Il modello “pay-or-consent” e le sanzioni già inflitte
Il modello “pay-or-consent”, introdotto da Meta nel 2023, obbliga gli utenti a scegliere tra pagare un abbonamento per utilizzare i servizi senza pubblicità o acconsentire all’uso dei propri dati personali per ricevere pubblicità personalizzata. La Commissione Europea ha già multato Meta nel aprile 2025 con una sanzione di 200 milioni di euro per non aver rispettato le norme tra novembre 2023 e novembre 2024. Nonostante alcune modifiche minime volte a ridurre l’uso di dati personali per la pubblicità, Bruxelles ha giudicato tali interventi insufficienti a garantire la piena conformità al DMA.
Un portavoce della Commissione ha sottolineato che il dialogo con Meta prosegue, ma che le sanzioni periodiche restano sul tavolo come misura deterrente: “Sanzionare non è l’obiettivo finale della Commissione. Il nostro scopo è la conformità da parte di tutte queste piattaforme a beneficio di cittadini e imprese”. Nel frattempo, la società guidata da Mark Zuckerberg continua a sostenere di rispettare gli obblighi previsti dalla normativa.
Nuove accuse e possibili sanzioni giornaliere da 5% del fatturato
Secondo fonti vicine a Bruxelles, salvo cambiamenti dell’ultimo momento, la Commissione Europea è pronta a formalizzare nuove accuse contro Meta entro le prossime settimane. In caso di mancata adeguata conformità, la multinazionale rischia sanzioni giornaliere fino al 5% del fatturato mondiale medio, calcolate a partire dal 27 giugno 2025. Considerando il fatturato globale di Meta, che nel 2023 ha raggiunto i 134,9 miliardi di dollari, tali multe potrebbero tradursi in milioni di euro al giorno.
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