Frodi informatiche e criptoattività sono in aumento, con l’uso per il riciclaggio e i furti di identità sempre più diffusi. Il direttore della Uif, Enzo Serata, avverte che queste tecnologie complicano l’individuazione di illeciti, accentuando l’uso delle stablecoins, criptovalute ancorate a valute tradizionali
L’Unità di Informazione Finanziaria (Uif) per l’Italia ha recentemente lanciato un allerta sul crescente fenomeno del riciclaggio di denaro attraverso le criptoattività. Durante la presentazione della relazione annuale per il 2024, il direttore dell’Uif, Enzo Serata, ha evidenziato come le frodi informatiche stiano diventando sempre più sofisticate e diffuse, sfruttando le vulnerabilità legate all’uso delle criptovalute. Questi illeciti includono furti di identità, cessioni di credenziali e aperture di rapporti finanziari attraverso sistemi di intelligenza artificiale.
L’importanza del monitoraggio delle nuove tecnologie
Serata ha sottolineato l’importanza di monitorare l’andamento delle nuove tecnologie nel panorama finanziario, poiché esse non solo facilitano il riciclaggio, ma complicano anche l’individuazione delle attività illecite. La crescente adozione delle stablecoins, criptovalute ancorate a valute tradizionali, è stata identificata come una delle modalità più utilizzate per trasferire valore in modo rapido e anonimo, rendendo difficile il tracciamento delle transazioni. Questi strumenti, infatti, permettono di effettuare pagamenti simili a bonifici internazionali con tempi di validazione molto più rapidi, aumentando il rischio di frodi.
Le criptovalute sono una sfida per gli organi di vigilanza
La relazione ha anche evidenziato come l’assenza di un transito di fondi attraverso conti bancari tradizionali complichi ulteriormente la capacità degli organi di vigilanza di identificare e fermare i flussi di denaro illeciti. L’analisi aggregata delle segnalazioni ha mostrato un incremento dei tentativi di riciclaggio mediante l’uso di portafogli non custoditi, noti come “unhosted wallets”, che offrono un ulteriore livello di anonimato.
La cooperazione internazionale come soluzione
In questo contesto, l’Uif sta cercando di migliorare la cooperazione con le autorità internazionali per contrastare queste attività illecite. Serata ha ribadito la necessità di un approccio congiunto tra istituzioni finanziarie e forze dell’ordine per affrontare un fenomeno in continua evoluzione. La sfida è quella di trovare un equilibrio tra innovazione e sicurezza, per proteggere il sistema finanziario da abusi sempre più sofisticati.