Jannik Sinner, nel suo esordio agli Internazionali d’Italia 2025, ha indossato un innovativo sensore GPS sotto la maglia: ecco a cosa serve
L’innovazione tecnologica sta rivoluzionando il mondo dello sport, e il tennis non fa eccezione. Durante la partita d’esordio di Jannik Sinner agli Internazionali d’Italia 2025, è emersa una novità interessante: l’altoatesino ha indossato un dispositivo GPS sotto la maglia. Questa tecnologia all’avanguardia, posizionata strategicamente, non è solo un gadget, ma un vero e proprio strumento che può migliorare le prestazioni degli atleti. A differenza di altri sport, il tennis ha storicamente mostrato una certa resistenza all’adozione di tecnologie avanzate, ma l’uso del GPS da parte di Sinner segna un cambiamento significativo.
L’importanza del GPS nella preparazione atletica
L’adozione del GPS da parte di Sinner, attualmente numero uno del mondo, non è una scelta qualsiasi, bensì rappresenta un passo verso un approccio scientifico alla preparazione fisica. Questo dispositivo fornisce dati in tempo reale sullo stato fisico dell’atleta, monitorando parametri cruciali come la frequenza cardiaca, i chilometri percorsi e l’intensità degli sforzi. In un contesto competitivo, dove ogni dettaglio può fare la differenza, queste informazioni sono essenziali per un atleta professionista.
Monitoraggio e recupero: il caso di Sinner
Il GPS ha assunto un’importanza ancora maggiore nel percorso di Sinner, che ha affrontato tre mesi lontano dai campi a causa di una squalifica per positività al Clostebol. Durante questo periodo, ha seguito un intenso programma di allenamento per ripristinare la sua forma fisica. Sinner e il suo preparatore atletico, Marco Panichi, hanno utilizzato il GPS non solo per monitorare il recupero, ma anche per costruire un atleta completo, pronto ad affrontare le sfide del circuito professionistico.
Il dispositivo utilizzato da Sinner è un modello avanzato, indossato in una fascia aderente sulla parte superiore della schiena, che consente di raccogliere dati senza interferire con i movimenti del gioco. Grazie alla localizzazione GPS, Sinner può ottenere informazioni dettagliate sul suo movimento in campo e sulla sua reazione a situazioni di gioco estreme.
Il futuro del tennis: scienza e tecnologia
L’introduzione del GPS nei match ufficiali rappresenta un cambiamento significativo nella preparazione degli atleti. Non si tratta più solo di affinare la tecnica, ma di sviluppare una vera e propria macchina atletica. Per Sinner, che basa il suo gioco su un pressing costante e una mobilità elevata, il GPS diventa un alleato fondamentale per monitorare la sua efficienza e resistenza.
Inoltre, il GPS permette di analizzare la frequenza cardiaca durante le fasi cruciali del match, fornendo preziose informazioni su come il corpo di Sinner reagisce a sforzi intensi. Comprendere se l’atleta si trova in una zona aerobica ottimale o se entra nel campo anaerobico è cruciale per ottimizzare le prestazioni.
Marco Panichi ha sottolineato come, durante il periodo di squalifica, abbiano potuto programmare un ciclo di allenamenti simile a quelli degli atleti di atletica leggera, concentrandosi su potenziamento muscolare e resistenza. Grazie all’uso del GPS, il team di Sinner può confrontare le prestazioni attuali con quelle precedenti alla squalifica, analizzando i progressi in modo dettagliato.
In conclusione, il GPS non è solo un dispositivo per il monitoraggio delle prestazioni fisiche, ma un vero e proprio strumento strategico per la pianificazione degli allenamenti e la prevenzione di infortuni. In un’epoca in cui la tecnologia gioca un ruolo sempre più centrale nello sport, l’uso del GPS da parte di Sinner rappresenta un passo importante verso un futuro in cui scienza e allenamento si intrecciano, creando atleti altamente preparati e responsabili nella gestione della loro forma fisica. La strada è tracciata: il tennis d’élite si sta evolvendo, e il controllo delle prestazioni attraverso strumenti come il GPS segna una frontiera innovativa nella ricerca della perfezione atletica.