Nadia Toffa, Lucci: “Donna esemplare in epoca di odio e cattiveria”
Il conduttore: “Andava protetta e compresa in silenzio, pratica difficile nella sguaiatissima era contemporanea”
CRONACA (Brescia). “Detestava l’ingiustizia, sembra banale come frase ma non lo è, perché lo faceva in modo autentico e sincero. Era una rompicoglioni terribile, che non staccava mai”. Così il conduttore Enrico Lucci, a margine del funerale di Nadia Toffa: “La gente l’ha amata così tanto perché era autentica e l’ha capita. Se c’è una cosa che secondo me va valorizzata di Nadia è che in un’epoca come questa, piena di odio e di senso di rivalsa e cattiveria, di rabbia esplosiva, lei era l’esempio di una che documentandosi ha convogliato questa avversità all’ingiustizia in qualcosa di concreto, di visibile e di civile. La rabbia che c’è oggi, l’odio, una ragazza come lei è riuscita a consolidarla in una efficace azione giornalistica”. Sulla malattia: “Tutti sapevano che si stava consumando una tragedia, anche in tutti i suoi comportamenti andava protetta e compresa, in silenzio possibilmente, che è la pratica più difficile nella sguaiatissima epoca contemporanea”. (Simone Vazzana)
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