Milano, 31 agosto 2025 – Anche la città di Milano ha partecipato attivamente al sostegno della Global Sumud Flotilla, la più grande missione umanitaria civile via mare non violenta a favore della Palestina. In concomitanza con la partenza della flotta dal porto di Genova, avvenuta oggi, domenica 31 agosto, il movimento italiano Mothers’ Rebellion for Climate Justice ha promosso un presidio in piazza Castello, nel cuore della città.
Presidio a Milano per la Global Sumud Flotilla

Nel pomeriggio milanese, alcune decine di attivisti, accompagnati da bambini, si sono disposti in cerchio costruendo simboliche navi di carta seguendo istruzioni dettagliate. Queste piccole imbarcazioni sono state poi esposte attorno a striscioni e cartelli davanti alla fontana di piazza Castello, dove una vela con la scritta “Global Sumud Flotilla” spiccava tra i partecipanti. Lara, attivista di Mothers’ Rebellion, ha sottolineato: “Siamo qui per sostenere con forza questa missione che vuole rompere l’assedio su Gaza, portando aiuti umanitari e soprattutto rendendo visibile al mondo ciò che sta accadendo.”
Nonostante una certa apprensione riguardo all’esito della missione, Lara ha espresso ottimismo per l’attenzione mediatica e politica che questa volta l’iniziativa sta suscitando, anche grazie al coinvolgimento di personalità del mondo dello spettacolo e della politica.
Una mobilitazione globale e coordinata
La Global Sumud Flotilla rappresenta una coalizione internazionale composta da organizzatori, operatori umanitari, medici, artisti, avvocati e attivisti che condividono l’impegno per la dignità umana e l’azione non violenta. Questa missione si inserisce in una strategia globale coordinata via terra, mare e aria, con l’obiettivo comune di porre fine al blocco e alle violenze perpetrate a Gaza.
La missione coinvolge 44 paesi e prevede altre partenze oltre a quella di Genova, tra cui Siracusa e Catania, programmate per il 4 settembre. Tra gli attivisti di rilievo internazionale che hanno partecipato o supportato iniziative simili vi sono figure come Greta Thunberg, che ha legato la crisi climatica ai diritti umani e alla giustizia sociale, e che ha più volte preso parte a missioni dirette a rompere il blocco su Gaza, subendo anche l’intercettazione e la detenzione da parte delle autorità israeliane.
Il movimento si definisce indipendente da governi e partiti politici, con un chiaro impegno verso la giustizia, la libertà e la tutela della vita umana. La mobilitazione di oggi a Milano si inserisce in questo contesto di solidarietà globale e di pressione internazionale per una risoluzione pacifica e umanitaria della crisi palestinese.






