Milano, 1 agosto 2025 – Nel cuore del quartiere di Parco delle Cave, a Milano, il cantiere delle Residenze Lac resta fermo, bloccato da un sequestro che ha lasciato decine di famiglie in attesa e preoccupate. La vicenda, che coinvolge la società francese Nexity e le autorità comunali, rappresenta un caso emblematico delle difficoltà urbanistiche e legali che attraversano la città.
Il cantiere delle Residenze Lac sotto sequestro
Il progetto delle Residenze Lac, situato in via Cancano, prevede la costruzione di tre torri di 9, 10 e 13 piani, con un totale di 77 appartamenti destinati a circa 217 abitanti. L’iniziativa, caratterizzata da un’architettura ispirata agli anni ’60 e ’70 e da un contesto verdeggiante fronteggiante l’ex cava Cabassi, oggi trasformata in un laghetto interno al Parco delle Cave, doveva rappresentare un angolo di tranquillità e natura nel tessuto urbano milanese.
Tuttavia, il cantiere è stato posto sotto sequestro il 19 luglio del 2025 dalla gip Lidia Castellucci, nell’ambito di un’inchiesta della procura di Milano che ha indagato su presunti abusi edilizi e lottizzazione abusiva. Il Tribunale del Riesame ha recentemente respinto il ricorso presentato dalla società Nexity Milano Parco delle Cave, confermando così il blocco dei lavori. Tra le contestazioni principali vi è l’uso della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) in luogo del permesso di costruire e la modalità con cui è stata stipulata la convenzione urbanistica, che secondo gli inquirenti avrebbe dovuto seguire un iter più trasparente e pubblico.
Il punto di vista dei lavoratori e delle famiglie coinvolte
La sospensione del cantiere ha avuto un impatto diretto su molte famiglie che avevano già versato acconti per l’acquisto degli appartamenti. Un muratore, presente nei pressi del sito, ha espresso a caldo il proprio disappunto: “Adesso sono amari a riprendere i soldi“. Pur non lavorando direttamente nel cantiere, conosce bene il settore e osserva con preoccupazione il clima di sfiducia crescente: “Ormai a Milano bisogna stare attenti, non ci si può fidare, soprattutto quando si compra sulla carta“.
Il lavoratore sottolinea inoltre come la situazione manchi di sicurezza, non solo fisica ma anche di affidabilità contrattuale, lamentando la carenza di controlli e responsabilità da parte delle istituzioni. Secondo lui, è probabile che si ricorra a una sanatoria per chiudere la vicenda, ma a pagare il prezzo saranno soprattutto coloro che hanno investito denaro senza certezze sui tempi di consegna.
Il caso delle Residenze Lac si inserisce in un contesto più ampio di problematiche urbanistiche che interessano Milano, città metropolitana di oltre 1,3 milioni di abitanti, capoluogo della Lombardia e secondo comune più popoloso d’Italia. L’attenzione delle autorità e dei cittadini resta alta, mentre si attendono ulteriori sviluppi sulle indagini e sulla regolarizzazione del progetto immobiliare.
Fonte: Sebastiana Risso - Milano, cantiere fermo a Parco delle Cave: "Per le famiglie sono .... amari"





