Milano, 25 novembre 2025 – Curcumina, resveratrolo e polifenoli sono al centro di una nuova frontiera della ricerca medica che coinvolge la medicina aerospaziale e la lotta all’invecchiamento, sia sulla Terra che nello spazio. I risultati più recenti sono stati presentati oggi alla quinta Giornata milanese della medicina aerospaziale, evento organizzato dall’Istituto di Medicina Aerospaziale dell’Aeronautica Militare ‘Angelo Mosso’, che ha riunito esperti e ricercatori per discutere delle strategie di protezione della salute degli astronauti impegnati in missioni di lunga durata.

La sfida dell’invecchiamento umano nello spazio e in alta quota
L’edizione 2025 del convegno, intitolata “Longevity and Human Flight”, ha posto l’accento sull’invecchiamento come una delle sfide cruciali del XXI secolo, vista la previsione che entro il 2050 un quinto della popolazione mondiale avrà più di 60 anni. Il Maggiore Giovanni Marfia, direttore del Centro di Medicina Aerospaziale per le Terapie Avanzate (CeMATA) presso l’Istituto ‘A. Mosso’, ha sottolineato come il volo spaziale e atmosferico offrano un laboratorio unico per studiare i processi di invecchiamento cellulare in condizioni estreme, dalla microgravità alle radiazioni cosmiche.
Nel corso delle missioni spaziali, infatti, gli organi più vulnerabili risultano essere il cervello e l’apparato muscolo-scheletrico. A tal proposito, sono stati evidenziati i risultati promettenti delle sperimentazioni con nutraceutici naturali quali curcumina, resveratrolo e polifenoli, che mostrano effetti protettivi di tipo antinfiammatorio e antiossidante.
Missioni analoghe sulla Terra: esperimenti in alta quota
Oltre allo studio degli astronauti in orbita, Aeronautica Militare e università italiane collaborano anche in missioni analoghe in ambienti estremi terrestri. La più recente, Artemis 4554, si è svolta a luglio sul Monte Rosa, con il coinvolgimento di dieci militari selezionati che hanno raggiunto i 4554 metri di Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa. Durante questa spedizione, sono stati monitorati parametri fisiologici e trasportati campioni biologici sottoposti alle condizioni estreme dell’alta quota per successive analisi.
Questa esperienza segue la missione Virtute 1 del 2023, che ha visto il colonnello Walter Villadei partecipare a un volo suborbitale con Virgin Galactic nel deserto del Nuovo Messico, ampliando così le conoscenze sulla risposta umana a condizioni ambientali estreme.
Questi studi rappresentano un significativo passo avanti nella comprensione degli effetti dell’invecchiamento su organismi esposti a stress ambientali particolari e aprono nuove prospettive per lo sviluppo di terapie innovative, utili non solo agli astronauti ma anche alla popolazione terrestre.






