La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein: “Ho vinto le primarie con la discontinuità sul lavoro”
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha ribadito il pieno sostegno ai cinque quesiti referendari, sottolineando l’importanza di votare per combattere la precarietà e migliorare la sicurezza sul lavoro. Schlein critica anche il presidente del Senato, accusando il governo di boicottare il referendum e di non rispettare un’informazione libera. Ha inoltre espresso preoccupazione per l’assenza della premier Giorgia Meloni tra i leader europei, sottolineando un tempo in cui l’Italia era presente nel dialogo per una pace giusta in Ucraina.
Il Partito Democratico, guidato dalla segretaria Elly Schlein, ha preso una posizione chiara e decisa, decidendo di sostenere tutti e cinque i quesiti referendari in programma. In un’intervista a La Stampa, Schlein ha evidenziato l’importanza di questi referendum nel garantire diritti fondamentali e migliorare le condizioni lavorative in Italia. Ha affermato: “Chi nasce o cresce in Italia deve essere considerato italiano. Mentre lavoriamo per una legge che affronti questa questione in maniera definitiva, è fondamentale votare sì per correggere una norma ingiusta”. Questo messaggio sottolinea la necessità di un cambiamento normativo urgente.
La reazione di Schlein alle dichiarazioni di La Russa
Schlein ha risposto con fermezza alle affermazioni del presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha suggerito di astenersi dal voto. “È una vergogna. Il voto non è solo un diritto, ma anche un dovere. Le sue affermazioni tradiscono i principi costituzionali”, ha dichiarato. La segretaria ha messo in evidenza il disinteresse del governo per i temi del lavoro e dei diritti, invitando a riflettere se la premier Giorgia Meloni condivida le posizioni di La Russa.
L’impegno verso la discontinuità
Sulle tensioni interne al Pd, Schlein ha ribadito il suo impegno per una linea di discontinuità. Ha affermato di aver vinto le primarie con un programma chiaro e una solida autocritica rispetto alle scelte passate. “Devo onorare gli impegni presi con gli elettori e, secondo i sondaggi, oltre il 90% della nostra base sostiene i quesiti referendari”, ha aggiunto, evidenziando il forte sostegno interno per la sua posizione.
Critiche al governo Meloni
In un’ulteriore intervista a La Repubblica, Schlein ha denunciato il presunto boicottaggio del referendum da parte del governo Meloni, citando il mancato spazio informativo dedicato dalla Rai. “Stanno cercando di soffocare il diritto a un’informazione libera e completa, una deriva illiberale che non possiamo tollerare”, ha affermato con passione. Questo richiamo all’importanza della libertà di informazione è cruciale in un contesto politico complesso.
Infine, Schlein ha espresso preoccupazione per l’assenza della premier Meloni tra i leader europei che si sono recati a Kiev per discutere di pace. “Oggi, mentre Macron e Starmer parlano di un cessate il fuoco, l’Italia è assente. Meloni ha perso un’importante occasione di leadership”, ha concluso, sottolineando la necessità di una maggiore presenza italiana nelle dinamiche internazionali. Questo richiamo alla leadership italiana è essenziale per il futuro del Paese.