Roma, 13 Maggio – Riccardo Magi, segretario di Più Europa, lancia un allarme sui referendum in corso, definendoli un “delitto perfetto” a causa della censura e della mancanza di informazione. Magi critica il governo per incoraggiare l’astensionismo e sottolinea l’importanza di garantire il diritto all’informazione per i cittadini. Chiede un intervento deciso di Giorgia Meloni su un tema che tocca il rispetto delle norme democratiche
L’attenzione sul prossimo referendum di giugno è in costante crescita, ma Riccardo Magi, segretario di Più Europa e presidente del Comitato promotore del quesito sulla cittadinanza, lancia un allarme inquietante: si starebbe assistendo a una vera e propria forma di censura. In un’intervista rilasciata a La Stampa, Magi denuncia che il governo sta attuando una strategia per favorire l’astensionismo, un problema che potrebbe influenzare il voto sui quattro referendum sul lavoro promossi dalla Cgil.
La mancanza di informazione sul referendum
Magi sottolinea come la mancanza di informazione sia un elemento chiave per garantire il successo di questa strategia. “Il regolamento degli spazi televisivi, che dovrebbe garantire un’informazione equa, in realtà non fa altro che contribuire a silenziare il dibattito”, afferma. Secondo il segretario, la ripartizione degli spazi tra le posizioni “sì” e “no” è attentamente monitorata, ma se non c’è informazione, il risultato è una sorta di astensione silenziosa, che avvantaggia i sostenitori del governo.
Il ruolo della Commissione di Vigilanza
Un altro aspetto preoccupante è il ruolo della Commissione di Vigilanza, che, come sottolinea Magi, è paralizzata dall’ostruzionismo del centrodestra. Questo blocco rende difficile qualsiasi iniziativa volta a garantire una copertura informativa adeguata, lasciando i cittadini in una condizione di ignoranza rispetto ai temi in discussione. “Stiamo lavorando con i nostri legali per presentare ricorsi e impugnare il regolamento”, aggiunge, evidenziando come questa situazione leda il diritto dei cittadini a informarsi e deliberare.
L’appello a Giorgia Meloni
Magi si rivolge direttamente alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiedendo un intervento. Ricorda il fervore con cui Meloni criticava i governi precedenti per presunti tentativi di censura. “Sarebbe opportuno che Meloni prendesse una posizione chiara”, conclude, richiamando l’attenzione sulla responsabilità politica di garantire un’informazione adeguata in vista di un voto cruciale per il futuro del Paese.