BRUXELLES, 13 MAG – Giuseppe Conte, leader del M5s, ha dichiarato che le lavoratrici e i lavoratori in Italia devono beneficiare di maggiori tutele e sicurezza sul lavoro attraverso i referendum sui salari. Tuttavia, ha espresso riserve sulla proposta di dimezzare gli anni per la cittadinanza, sostenendo che un processo di coesione sociale dovrebbe basarsi sullo Ius Scolae
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha recentemente condiviso la sua posizione sul referendum sulla cittadinanza previsto per il prossimo mese. Durante una conferenza stampa a Bruxelles, ha affermato che voterà sì per la proposta di ridurre il tempo necessario per acquisire la cittadinanza italiana. Tuttavia, ha messo in guardia sul fatto che l’Italia non sia ancora pronta per affrontare questa modifica, evidenziando le sfide sociali e culturali che il Paese deve superare.
Maggiori diritti per i lavoratori
Conte ha sottolineato l’importanza di garantire maggiori diritti e tutele per i lavoratori italiani, che attualmente si trovano a fronteggiare salari molto bassi e condizioni di lavoro precarie. Ha dichiarato: “Abbiamo accettato e condiviso da subito l’opportunità che le lavoratrici e i lavoratori che in Italia vivono già il problema dei salari molto bassi abbiano l’opportunità di avere maggiori tutele e soprattutto anche sicurezza sul lavoro votando quei quattro sì sui referendum che attengono ai rapporti di lavoro”.
La proposta dello “Ius Scolae”
Riguardo al quinto referendum sulla cittadinanza, Conte ha chiarito che la proposta di dimezzare il tempo necessario per ottenerla non è la soluzione ideale. Ha suggerito che il metodo più efficace per promuovere una coesione sociale inclusiva sia attraverso lo “Ius Scolae”, una legge che consentirebbe ai figli di immigrati nati in Italia di acquisire automaticamente la cittadinanza. Questa proposta mira a ridurre le paure e le discriminazioni nei confronti degli immigrati.
Un dibattito acceso
Il dibattito sulla cittadinanza è particolarmente acceso in Italia, con forti divisioni tra le diverse forze politiche. Da un lato, ci sono partiti che sostengono una maggiore apertura e inclusione; dall’altro, gruppi che temono che tali cambiamenti possano minacciare l’identità nazionale. La posizione di Conte, che invita alla libertà di voto per ogni iscritto, riflette la sua volontà di trovare un compromesso in un clima politico teso.