Il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha sottolineato la collaborazione con la Grecia per affrontare i rischi sismici, alluvionali e degli incendi boschivi
Il tema della prevenzione sismica è diventato sempre più cruciale nell’ambito delle politiche europee, come evidenziato dalle recenti dichiarazioni del ministro per la Protezione civile e le politiche del Mare, Nello Musumeci. Durante la firma di un accordo bilaterale tra Italia e Grecia, Musumeci ha messo in luce la necessità di un impegno maggiore da parte dell’Unione Europea per affrontare i rischi sismici e gestire le emergenze climatiche. La sua posizione sottolinea l’importanza di una cooperazione efficace tra i paesi esposti a tali minacce, evidenziando che le sfide comuni richiedono azioni concertate.
Un cambio di passo necessario
Musumeci ha affermato che è essenziale un cambio di passo nella politica europea, soprattutto in merito alla mitigazione del rischio di terremoti. La questione della flotta aerea antincendio è stata al centro della sua attenzione, con un richiamo alla necessità di rinnovare i Canadair, la cui disponibilità è diminuita notevolmente negli ultimi anni. Questo è particolarmente rilevante, dato che la stagione degli incendi è diventata sempre più lunga e devastante a causa dei cambiamenti climatici.
Cooperazione tra Italia e Grecia
Durante l’incontro con il suo omologo greco, Giannis Kefalogiannis, Musumeci ha annunciato la sua prossima visita ad Atene per approfondire i temi legati alla protezione civile. L’intento è quello di costruire un fronte comune che possa esercitare pressioni sull’Unione Europea affinché vengano adottate misure concrete e tempestive. L’accordo firmato rappresenta un passo significativo verso la cooperazione tra i due paesi, ma resta ancora molto da fare.
Sicurezza dei cittadini come priorità
In un contesto europeo in cui la sicurezza dei cittadini deve essere una priorità, le parole di Musumeci si configurano come un appello alla responsabilità collettiva. La prevenzione sismica non deve essere considerata solo una questione nazionale, ma richiede un approccio coordinato e solidale a livello europeo. Solo così sarà possibile proteggere le vite e i beni dei cittadini, garantendo un futuro più sicuro per tutti.