Tensioni in Aula alla Camera durante la discussione sul decreto Albania. La relatrice Sara Kelany ha chiesto sanzioni contro Francesca Ghirra (Avs) per aver definito “aguzzini” i poliziotti nei centri per migranti
Le discussioni alla Camera dei Deputati hanno messo in luce le tensioni politiche legate al decreto sulla gestione dei migranti in Albania. Durante la trattazione, la relatrice del provvedimento, Sara Kelany, ha sollevato un acceso dibattito, chiedendo un intervento della Presidenza contro le dichiarazioni della deputata Francesca Ghirra, appartenente al gruppo di Alternativa Verde e Sinistra (Avs). Ghirra ha descritto i poliziotti nei centri per migranti albanesi come “aguzzini”, scatenando una reazione decisa da parte di Kelany, la quale ha ribadito l’importanza di rispettare le forze dell’ordine.
La difesa delle forze dell’ordine
Kelany ha messo in evidenza come le affermazioni di Ghirra non solo ledano la dignità degli agenti, ma superino il limite della critica politica leale. Ha auspicato che le parole pronunciate dalla deputata vengano sanzionate, affermando: “Ci sono dei limiti alla legittima critica politica”. La relatrice ha sottolineato che i lavoratori nei centri per migranti sono membri della pubblica sicurezza e che le accuse di maltrattamento sono infondate e dannose.
Reazioni e fraintendimenti
Il sottosegretario Emanuele Prisco ha definito inaccettabili le affermazioni di Ghirra, auspicando che ci fosse stata una malintesa. La tensione è aumentata quando il gruppo di Avs ha reagito con veemenza, con Ghirra che ha chiesto di esporre il suo punto di vista, negando di aver mai accusato le forze italiane. Marco Grimaldi, un altro deputato di Avs, ha gridato “cialtrone” in direzione del sottosegretario, attirando l’attenzione del vicepresidente Sergio Costa.
Chiarimenti e sviluppi futuri
Successivamente, Ghirra ha avuto l’opportunità di chiarire la sua posizione, leggendo il passaggio controverso in cui si riferiva agli “aguzzini” della Guardia costiera libica e non alle forze di polizia italiane, sostenendo di aver subito un fraintendimento. Il vicepresidente Costa ha assicurato che la questione sarebbe stata esaminata dalla Presidenza, una volta redatto il verbale della seduta.
Il dibattito sull’immigrazione, già di per sé delicato, si è così arricchito di nuove tensioni politiche, evidenziando le divisioni interne tra i partiti e le difficoltà nel gestire un tema così complesso e controverso.