Bari, 13 settembre 2025 – Nel corso della cerimonia inaugurale della Fiera del Levante, il presidente uscente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha lanciato un appello alla riconciliazione e all’unità politica, dopo settimane di tensioni e contrasti interni nel centrosinistra pugliese, sottolineando la necessità di superare divisioni che non trovano fondamento in reali questioni politiche.
Emiliano: “Mettiamoci alle spalle settimane difficili e contraddittorie”
“Mettiamoci alle spalle queste settimane difficili e contraddittorie, tra tensioni, gesti eccessivi e smarrimento“, ha dichiarato Emiliano, evidenziando come sia indispensabile ritrovare unità, serietà e senso del limite nel confronto politico. Il governatore uscente ha voluto rimarcare l’importanza di imparare di nuovo ad essere generosi e a mantenere la parola data, richiamando la necessità di responsabilità e trasparenza nelle azioni politiche.
Emiliano ha fatto riferimento in modo indiretto al recente veto posto sulla sua candidatura a consigliere regionale da parte di Antonio Decaro, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, un episodio che ha generato profonde fratture nel fronte progressista pugliese. “Dobbiamo chiederci sempre conto di quello che viene preteso, per evitare che le condotte dei singoli sfocino nell’arbitrio“, ha aggiunto.
Profonde dissonanze e modello politico alternativo
Commentando le tensioni degli ultimi mesi, Emiliano ha definito gli eventi come “imperscrutabili” e non legati a questioni politiche sostanziali: “Le profonde dissonanze degli ultimi mesi mi preoccupano. Quello che è successo non pare legato ad alcun reale tema di natura politica“. Ha quindi ribadito l’impegno a evitare il ripetersi di simili episodi, ricordando il percorso politico intrapreso sin dal 2004, quando decise di non utilizzare slogan divisivi come “se c’è lui, non ci sono io”.
Nel suo intervento, Emiliano ha ripercorso la strategia politica adottata negli anni alla guida del centrosinistra pugliese: “Scrivemmo programmi di governo condivisi dal basso, in forum con migliaia di persone e definimmo piani strategici con il supporto delle università e del Politecnico.“ Ha sottolineato come la scelta di aprirsi ai migliori talenti della Puglia, indipendentemente dalla loro provenienza politica, sia stata fraintesa e criticata come trasformismo da parte dei partiti tradizionali, pur rappresentando invece una strategia innovativa e inclusiva.
Secondo Emiliano, questo approccio ha permesso di consolidare il centro-sinistra in Puglia, trasformando una regione un tempo definita “l’Emilia Nera” in una terra governata stabilmente da questa area politica. “Il Partito Democratico in Puglia si è radicato con maggior forza e intensità rispetto ad altrove, diventando protagonista centrale del presente e del futuro politico regionale”, ha affermato.
Un modello fondato su ascolto e partecipazione
Rivolgendosi al centrosinistra, Emiliano ha ribadito la necessità di abbandonare la logica dell’“uomo solo al comando“, sposando invece un modello fondato su ascolto e partecipazione collettiva. Le decisioni solide, ha detto, nascono dal lavoro comune e dal coinvolgimento diretto della comunità.
Il governatore uscente ha ricordato come, nonostante il centrosinistra a livello nazionale non vinca una elezione dal 2006, in Puglia si sia affermato un modello di governo efficace, capace di ottenere risultati concreti e duraturi. “Abbiamo sempre vinto non per il gusto di vincere, ma per realizzare cambiamenti storici nella nostra comunità”, ha concluso.




