Si sono concluse le operazioni di spoglio delle elezioni regionali in Valle d’Aosta, con un risultato che conferma il predominio dell’Union Valdotaine (UV) e degli alleati autonomisti, mentre il centrodestra registra una performance inferiore alle aspettative, in particolare la Lega, che subisce un crollo rispetto alle precedenti consultazioni.
Elezioni in Valle d’Aosta: Union Valdotaine in testa con il 31,9%, alleati al 53%
Con oltre il 95% delle schede scrutinate, l’Union Valdotaine si attesta come primo partito con il 31,9% delle preferenze. Insieme ai suoi alleati storici, gli Autonomisti di Centro (circa il 14%) e il Partito Democratico (intorno all’8%), raggiungono complessivamente oltre il 53% dei voti. Pur non avendo formalizzato una coalizione elettorale, questi partiti rappresentano la maggioranza uscente, che si confermerebbe anche per la prossima legislatura regionale.
Il segretario del Pd Valle d’Aosta, Luca Tonino, ha espresso soddisfazione per il mantenimento dell’alleanza autonomista e progressista, sottolineando come la maggioranza uscente possa essere confermata grazie a un risultato che considera positivo rispetto alla media nazionale.
Centrodestra al 30%, Lega in forte calo
Il centrodestra unito ottiene circa il 29,5-30% dei voti, con Fratelli d’Italia in testa tra le liste di coalizione con l’11% circa, seguita da Forza Italia con il 10%. La grande sorpresa è il drastico calo della Lega, che passa dal 23,9% delle regionali 2020 a poco più dell’8% in questa tornata elettorale.
La segretaria della Lega Valle d’Aosta, Marialice Boldi, ha dichiarato all’ANSA di aver sperato in un risultato migliore, ma di non considerare il dato come una grossa delusione, sottolineando il successo eclatante dell’Uv e riconoscendo il merito agli elettori.
Al di sotto della soglia necessaria per l’assegnazione di seggi si sono fermate le liste di Vda Aperta e Vda Futura, mentre a sinistra entra in Consiglio anche la lista Avs-Rete civica con il 6,3%.
Affluenza e sistema elettorale
L’affluenza alle elezioni regionali si è attesta al 62,98%, in calo rispetto al 70,5% registrato nel 2020 quando si votò su due giorni. La Valle d’Aosta conferma così le sue specificità elettorali, con un sistema proporzionale che prevede l’elezione del presidente della Regione da parte del Consiglio regionale rinnovato, e non direttamente dai cittadini.
I 35 consiglieri eletti saranno chiamati a formare una maggioranza e a scegliere il nuovo governatore, con l’attenzione rivolta soprattutto alle trattative tra Union Valdôtaine, Pd e Autonomisti di Centro per la formazione del futuro esecutivo regionale.






