Parma, 31 ottobre 2025 – La federazione provinciale di Gioventù Nazionale Parma è stata commissariata con effetto immediato per motivi di incompatibilità politica. La decisione, presa in accordo con i vertici nazionali del movimento giovanile di Fratelli d’Italia, arriva a seguito della diffusione di un video che ritrae alcuni giovani membri intonare cori fascisti e inni al Duce all’interno della sede parmigiana del partito, sita in Borgo del Parmigianino nel centro storico della città.
Commissariamento per cori fascisti nella sede parmigiana di Gioventù Nazionale
Il video, girato la sera del 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma, mostra i giovani cantare “Me ne frego”, un inno con testi che esaltano le camicie nere e il fascismo, scandendo anche il nome “Duce” in ripetizione. Tra le frasi udibili vi sono: “Se il sol dell’avvenire è rosso di colore, me ne frego di morire sventolando il tricolore! Ce ne freghiamo della galera, camicia nera trionferà”. La pubblicazione del filmato ha scatenato forti polemiche a Parma e non solo.
A seguito dell’accaduto, il coordinamento regionale di Gioventù Nazionale Emilia-Romagna ha annunciato il commissariamento della sezione parmigiana, con la prospettiva di nominare a breve un commissario che gestirà la federazione locale.
Reazioni istituzionali
Il sindaco di Parma, Michele Guerra, è intervenuto duramente sulla vicenda definendo i cori come una “squallida propaganda di un tempo passato e orrendo”. Guerra ha sottolineato che i valori della città sono del tutto alternativi e contrapposti a quelli propagandati nella sede di Fratelli d’Italia. “Parma non accetterà né ora né mai questo tipo di messaggi, come non lo ha fatto negli ultimi 80 anni”, ha affermato il primo cittadino.
La vicenda si inserisce in un contesto di forte attenzione ai simboli e ai riferimenti storici fascisti presenti in alcune frange dell’organizzazione giovanile di destra, già oggetto di indagini e critiche a livello nazionale. Il commissariamento è dunque un primo segnale di discontinuità voluto dalla direzione nazionale del movimento per prendere le distanze da tali episodi.






