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Home Lifestyle

La lana “arcobaleno” del primo gregge gay: il testimonial è Bill Kaulitz, frontman dei Tokio Hotel

L’evento, promosso da Grindr e dallo stilista Michael Schmidt, ha unito moda sostenibile e messaggi di inclusività LGBTQ+, portando in scena la Rainbow Wool tedesca

by Giacomo Camelia
24 Novembre 2025
Bill Kaulitz

Instagram, @rainbowwoolofficial

New York, 24 novembre 2025 – Un evento unico nel suo genere ha animato ieri la scena della moda a New York, città celebre come una delle capitali mondiali del fashion. L’app di incontri Grindr ha presentato in passerella 36 creazioni firmate dallo stilista Michael Schmidt, noto per aver collaborato con artisti internazionali come Madonna e Taylor Swift. La particolarità di questi capi risiede nel materiale utilizzato: lana proveniente da un gregge di pecore gay allevato in Germania.

Una pecora gay
Instagram, @rainbowwoolofficial

Una sfilata all’insegna della sostenibilità e dell’inclusività

La passerella si è svolta presso l’Altman Building di Manhattan, nel cuore pulsante di New York, dove è stato presentato lo show intitolato “I Wool Survive“. Le creazioni sono realizzate con filati di Rainbow Wool (lana arcobaleno), un marchio che utilizza la lana di montoni che “preferiscono” altri maschi alle pecore femmine. Questi animali, chiamati con nomi ironici come Horny, Franz Kafka e Wollie Wonka, vivono nella fattoria di Löhne, gestita da Michael Stücke, un uomo apertamente gay che li salva dalla macellazione, destino comune per le pecore che non si riproducono.

Bill Kaulitz in un progetto che celebra la natura e l’orientamento sessuale

Secondo Rainbow Wool, circa l’8% dei montoni mostra un orientamento sessuale verso altri maschi. Con questo progetto, la lana non è solo un materiale per la moda, ma diventa un simbolo per ribadire che l’omosessualità è una componente naturale della vita animale, non una scelta o un prodotto culturale. La sfilata a New York ha quindi rappresentato anche un messaggio sociale forte, inserendosi nel contesto di una città che da sempre si distingue per la sua apertura e la sua capacità di accogliere diversità, rafforzando il connubio tra moda, sostenibilità e diritti LGBTQ+. Anche il frontman dei Tokio Hotel, Bill Kaulitz, ha voluto dare il suo contributo posando come testimonial per il progetto.

 

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Tags: New York

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