Tallinn, 10 ottobre 2024 – Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha espresso un’ammissione critica sulle divisioni interne all’Unione Europea, sottolineando come queste abbiano limitato finora il ruolo che il continente avrebbe potuto svolgere in vari scenari globali. Nel corso del vertice del Gruppo Arraiolos, Mattarella ha evidenziato la necessità di superare le differenze e agire con unità e rapidità per essere davvero incisivi nelle crisi internazionali, con particolare riferimento al conflitto israelo-palestinese.
Le divisioni europee e il ruolo limitato dell’UE
Durante il suo intervento al vertice di Arraiolos, che riunisce i presidenti di alcuni stati membri dell’Unione Europea, Sergio Mattarella ha dichiarato: “Temo che dobbiamo ammettere che le nostre divisioni interne – unite alla lentezza dei processi decisionali – ci hanno impedito finora di svolgere un ruolo visibile e incisivo.” Il capo dello Stato ha ricordato come l’Europa, pur essendo un continente segnato da tragici conflitti nel passato, sia riuscita a trovare un modello di convivenza pacifica e prospera, un esempio che dovrebbe ispirare anche israeliani e palestinesi nel tentativo di superare i traumi reciproci.
Mattarella ha sottolineato che l’Europa può offrire un contributo significativo nella mediazione internazionale, ma solo a condizione che gli Stati membri riescano finalmente a superare le proprie divisioni interne e a operare con una sola voce e con tempestività. Questa riflessione si inserisce nel dibattito più ampio sul ruolo geopolitico dell’Unione Europea, spesso criticata per la sua lentezza e per la mancanza di una politica estera comune efficace.
Sostegno ai mediatori e diritti in Medio Oriente
Nel medesimo discorso, il Presidente della Repubblica ha posto l’accento sull’importanza di sostenere gli sforzi dei Paesi mediatori nel conflitto di Gaza. Mattarella ha definito il cessate il fuoco annunciato come un passo fondamentale per alleviare le sofferenze dei palestinesi e per facilitare il ritorno a casa delle persone rapite, esprimendo l’urgenza di garantire che gli aiuti umanitari arrivino in maniera immediata e massiccia.
Ha inoltre sottolineato il valore del Piano di pace che prevede il pieno accesso umanitario e il coinvolgimento delle Nazioni Unite, definendo queste condizioni come di estrema importanza per evitare che la situazione degeneri ulteriormente. Il Presidente ha ricordato come il costo umano del conflitto in questi mesi sia stato immenso e come l’alternativa a una pace negoziata sarebbe devastante.
Infine, Mattarella ha espresso una ferma condanna della spoliazione territoriale in Cisgiordania, sottolineando che dalla sofferenza del popolo palestinese nasce la legittima aspirazione a una soluzione basata su due stati per due popoli. “È assolutamente necessario annullare la spoliazione di territori assegnati all’Autorità Palestinese in Cisgiordania”, ha affermato con fermezza.
Il contesto del vertice Arraiolos
Il vertice del Gruppo Arraiolos, tenutosi a Tallinn, è un forum informale che riunisce i presidenti di alcune repubbliche parlamentari europee, con l’obiettivo di discutere questioni legate all’integrazione europea e alle sfide della globalizzazione. Il gruppo prende il nome dalla cittadina portoghese di Arraiolos, dove si svolse il primo incontro nel 2003. Nel corso degli anni, questo consesso ha rappresentato un importante spazio di dialogo per promuovere un’Europa più unita e coesa.
Sergio Mattarella, al suo secondo mandato come Presidente della Repubblica Italiana, ha preso parte a questo incontro ribadendo il suo impegno per un’Europa forte e solidale, capace di affrontare con efficacia le crisi internazionali e di farsi portavoce di valori di pace e cooperazione. La sua posizione si inserisce in un quadro di crescente attenzione europea verso il Medio Oriente, dove il ruolo di mediazione è ritenuto cruciale per la stabilità globale.
