Un rapporto delle Nazioni Unite denuncia che la Guardia Nazionale Bolivariana (GNB) del Venezuela ha commesso per oltre un decennio gravi violazioni dei diritti umani e crimini contro l’umanità. La forza militare, incaricata di mantenere l’ordine pubblico, è stata centrale nella persecuzione degli oppositori del presidente Nicolás Maduro, definita dalle Nazioni Unite come un vero e proprio crimine contro l’umanità.
Violazioni sistematiche e sparizioni forzate in Venezuela
Secondo l’indagine Onu, i membri della GNB hanno perpetrato privazioni arbitrarie della vita, detenzioni arbitrarie, violenza sessuale e di genere, torture e altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti durante operazioni di polizia, soprattutto nel contesto delle proteste politiche dal 2014. Amnesty International ha documentato casi di sparizioni forzate, con almeno 15 episodi dal luglio 2024 al giugno 2025, durante i quali 11 persone risultano tuttora scomparse, tra cui anche cittadini stranieri provenienti da Colombia, Francia, Spagna, Stati Uniti, Ucraina e Uruguay.
Le sparizioni sono state attribuite principalmente alla Direzione generale dei servizi militari di controspionaggio (Dgcim), al Servizio nazionale bolivariano d’intelligence (Sebin) e alla stessa Guardia Nazionale Bolivariana. Le vittime sono spesso oppositori politici, attivisti, giornalisti indipendenti o persone sospettate di dissidenza, che vengono arrestate arbitrariamente senza basi legali e sottoposte a processi segreti, con negazione sistematica del diritto a un giusto processo.
Il ruolo di Nicolás Maduro e la pressione internazionale
Il presidente Nicolás Maduro, in carica dal 2013 e rieletto per un terzo mandato nel gennaio 2025, guida un governo accusato da diverse organizzazioni internazionali e dalla comunità Onu di sostenere e ordinare queste pratiche repressioniste. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha incluso Maduro e alti funzionari del regime nella lista dei membri del Cartello dei Soli, designato come organizzazione terroristica internazionale, con accuse di narco-terrorismo e traffico di droga.
La comunità internazionale ha più volte chiesto un’indagine approfondita e un processo alla Corte penale internazionale per i presunti crimini contro l’umanità commessi in Venezuela. Amnesty International sottolinea che le sparizioni forzate rappresentano un crimine di diritto internazionale senza prescrizione e invita a un intervento urgente per la tutela dei diritti umani nel Paese sudamericano.






