In un nuovo aggiornamento sulla situazione al confine tra Gaza e l’Egitto, Israele ha annunciato che la data di apertura del valico di Rafah sarà comunicata successivamente, senza fornire una tempistica precisa. La conferma è arrivata dall’agenzia militare israeliana Cogat, che ha riferito di essere in contatto con l’Egitto per organizzare il transito delle persone attraverso questo valico, ma ha specificato che gli aiuti umanitari non passeranno da Rafah.
Il valico di Rafah e la gestione degli aiuti umanitari
Secondo quanto riportato dal Guardian e confermato da fonti israeliane, mentre sono in corso i preparativi per consentire il passaggio di persone al valico di Rafah, i materiali di assistenza umanitaria continueranno a entrare nella Striscia di Gaza tramite altri punti di accesso, in particolare il valico di Kerem Shalom. Questa scelta mantiene sotto controllo le rotte di ingresso degli aiuti, nonostante le pressioni internazionali per un’apertura più ampia del confine con l’Egitto.
Contesto regionale e internazionale
La gestione del valico di Rafah rappresenta un nodo cruciale in un contesto di emergenza totale nella regione. Israele mantiene una posizione cauta sull’apertura del confine, mentre l’Egitto monitora attentamente l’evolversi della situazione umanitaria e politica. Gli aiuti continuano a fluire attraverso altri valichi, ma la popolazione di Gaza rimane sotto pressione, con criticità legate al blocco e alla scarsità di risorse.
L’evoluzione di questa vicenda sarà seguita con attenzione nei prossimi giorni, in attesa dell’annuncio ufficiale da parte di Israele sulla data di apertura del valico di Rafah.






