Roma, 29 settembre 2025 – Gli Stati Uniti e Israele sono prossimi a un accordo sul piano di Donald Trump per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, confermano fonti della Casa Bianca al termine di un incontro di alto livello con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. La trattativa, riportata dalla testata israeliana N12, avrebbe già risolto la maggior parte delle questioni relative alla proposta di accordo sugli ostaggi.
Dettagli del possibile accordo tra Usa e Israele
L’incontro ha visto la partecipazione, oltre a Netanyahu, dell’inviato speciale americano Steve Witkoff, Jared Kushner genero di Trump, e il ministro israeliano per gli Affari Strategici Ron Dermer. Durante la riunione è stato discusso un “piano in 21 punti” finalizzato a porre fine al conflitto e a garantire il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas.
Secondo quanto appreso, sono state delineate quasi tutte le complesse questioni per Israele, in vista del prossimo incontro tra Netanyahu e Trump a Washington. Le nuove formulazioni proposte da Witkoff e Kushner sarebbero state accettate sia da Netanyahu che da Dermer. Due sono i nodi fondamentali: il coinvolgimento dell’Autorità Nazionale Palestinese nella gestione di Gaza e il disarmo di Hamas.
Un alto funzionario statunitense ha precisato che l’accordo necessita anche del consenso ufficiale di Hamas, che tuttavia non è ancora arrivato. Persistono divergenze tra Usa e Israele sul percorso e il ritmo delle azioni da intraprendere. Inoltre, secondo N12, vi è preoccupazione che paesi arabi abbiano influenzato il presidente Trump, attenuando la posizione israeliana di voler annientare Hamas.
Tensioni interne
Il primo ministro Netanyahu, che non gode attualmente della maggioranza assoluta in Parlamento, si prepara a incontrare i membri della sua coalizione, in particolare il ministro Bezalel Smotrich, noto per le pressioni a favore della prosecuzione della guerra fino alla completa distruzione di Hamas. Netanyahu cercherà di rassicurare i suoi alleati, sottolineando che la situazione è sotto controllo, anche se non ha ancora tutte le risposte per loro.






