Un’importante svolta potrebbe emergere nel contesto della crisi ucraina grazie a una proposta avanzata dal cancelliere federale tedesco Friedrich Merz, che prevede l’utilizzo degli asset russi congelati per sostenere finanziariamente l’Ucraina. Un funzionario del governo tedesco ha definito questa ipotesi un vero e proprio “game changer”.
La proposta di Merz: 140 miliardi di asset russi congelati per l’Ucraina
La scorsa settimana, Merz ha presentato l’idea di impiegare circa 140 miliardi di euro, attualmente congelati presso il sistema di regolamento internazionale Euroclear, per creare dei crediti speciali europei destinati a finanziare l’Ucraina. Questi crediti sarebbero garantiti dagli Stati membri dell’Unione Europea, offrendo così un sostegno economico fondamentale per il Paese che continua a fronteggiare l’aggressione russa.
Secondo il rappresentante tedesco, se questo meccanismo venisse avviato, gli ucraini potrebbero guadagnare tempo prezioso per difendersi, mentre la Russia dovrebbe riconsiderare la propria strategia e valutare il momento opportuno per sedersi a un tavolo negoziale.
Incertezza sull’accordo europeo e impatto politico
Nonostante l’entusiasmo del governo tedesco, non è ancora certo che la proposta venga accolta durante la prossima riunione informale dei capi di Stato e di governo dell’UE, prevista per il 1° ottobre a Copenaghen. Tuttavia, la stessa Germania riconosce che l’idea di Merz ha già avuto un impatto significativo nel dibattito politico europeo.
Friedrich Merz, in carica come cancelliere federale dal maggio 2025, ha mostrato una politica incentrata su una maggiore autonomia europea e un deciso sostegno all’Ucraina, in linea con la sua recente svolta conservatrice e il suo approccio pragmatico, che ha già modificato alcune delle tradizionali politiche tedesche, soprattutto in ambito di bilancio e difesa. La sua leadership si distingue per la capacità di promuovere riforme incisive in un momento cruciale per l’Europa e la sicurezza continentale.






