Washington, 17 ottobre 2025 – Un importante incontro si è svolto oggi alla Casa Bianca tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, accompagnato da una delegazione di primo piano. Al centro del confronto, la guerra in Ucraina, le garanzie di sicurezza e il sostegno militare, con particolare attenzione alle forniture di armamenti avanzati.
Zelensky sulle aziende energetiche Usa e la necessità dei Tomahawk
Nel corso della visita, Volodymyr Zelensky ha sottolineato la disponibilità delle società energetiche statunitensi a sostenere l’Ucraina, duramente colpita dagli attacchi russi alle infrastrutture energetiche. “Ho avuto modo di incontrare queste aziende e sono pronte ad aiutarci”, ha dichiarato il presidente ucraino durante la conferenza stampa alla Casa Bianca. Zelensky ha inoltre rivelato di aver parlato con imprese del settore militare riguardo sistemi di difesa aerea, evidenziando l’importanza di rafforzare le capacità di protezione del Paese.

Un punto cruciale delle discussioni è stato l’approvvigionamento di missili Tomahawk, arma richiesta con insistenza da Kiev per potenziare la propria capacità offensiva e difensiva. Zelensky ha affermato: “Abbiamo bisogno dei Tomahawk, mentre agli Stati Uniti possiamo offrire droni, che sono di ottima fattura”. Dall’altra parte, Trump ha espresso cautela sull’invio di tali missili, definendolo “una possibile escalation”, ma ha aperto al dialogo: “Ne parleremo”. Il presidente americano ha spiegato che anche gli Stati Uniti hanno bisogno dei Tomahawk per la propria difesa e ha manifestato la speranza che la guerra possa concludersi senza la necessità di ricorrere a queste armi.
In merito ai droni, Trump si è detto interessato alla tecnologia ucraina, riconoscendo che “la guerra con i droni è davvero venuta alla ribalta negli ultimi due anni”. Pur apprezzando l’efficacia dei droni, il presidente Usa ha sottolineato che “non c’è niente come i jet” in termini di capacità militari.
Un dialogo aperto tra Trump e Zelensky
Durante l’incontro, Zelensky ha definito il dialogo con Trump “importante” e ha espresso fiducia nel fatto che il presidente americano sia ben informato sulla situazione sul campo di battaglia, elemento che facilita il confronto. Il leader ucraino ha inoltre sottolineato la necessità di “forti garanzie di sicurezza” per il suo popolo, costantemente sotto attacco, e ha ribadito la disponibilità di Kiev a negoziare, sia in forma bilaterale che trilaterale, per arrivare a un cessate il fuoco.
Sul fronte russo, Zelensky ha dichiarato chiaramente che “Putin non è pronto per la pace”, in contrasto con la posizione di Trump, che ha espresso la convinzione che il presidente russo voglia porre fine alla guerra e ha parlato di “ottime chance” di concludere rapidamente il conflitto. Proprio in questa prospettiva si inserisce la previsione di un imminente incontro tra i due leader a Budapest, entro due settimane, come confermato dal cancelliere tedesco Friedrich Merz e dalle autorità ungheresi.
Trump ha escluso la possibilità di un incontro trilaterale simultaneo tra lui, Zelensky e Putin, spiegando che “tra i due c’è troppo odio” e che gli incontri saranno separati per garantire un clima sereno e produttivo. Nel frattempo, si lavora per un vertice multilaterale con la partecipazione anche dei leader europei, per consolidare un fronte unito a sostegno della pace e della sicurezza.
L’incontro alla Casa Bianca si inserisce in una fase di intensificazione degli sforzi diplomatici per risolvere il conflitto ucraino, segnato da una complessa combinazione di dialogo, pressioni internazionali e sostegno militare. Gli sviluppi annunciati oggi potrebbero rappresentare un passo importante verso un cessate il fuoco e un accordo di pace che coinvolga tutte le parti interessate.






