Roma, 21 settembre 2025 – Donald Trump ha annunciato la nomina della sua ex avvocatessa Lindsey Halligan a procuratrice degli Stati Uniti per il distretto orientale della Virginia, una mossa che segue le sue pressioni sulla ministra della Giustizia Pam Bondi affinché persegua con maggior determinazione alcuni suoi avversari politici di spicco.
La nomina di Lindsey Halligan e la strategia di Trump
In un post pubblicato sul social Truth e rilanciato dal Guardian, Trump ha spiegato la decisione di nominare Halligan, assistente speciale e ex reginetta di bellezza, sottolineando la necessità di un procuratore “tenace” nel distretto orientale della Virginia. Halligan, che ha già rappresentato Trump nel contenzioso civile relativo alla perquisizione del suo resort di Mar-a-Lago, è stata indicata da Trump come sostituta di Erik Siebert, procuratore dimissionario che non ha trovato motivi sufficienti per perseguire penalmente la procuratrice generale di New York, Letitia James.
Trump ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto da Pam Bondi, definendola “molto attenta, molto intelligente” e amante del Paese, ma ha insistito sulla necessità di un’azione più aggressiva contro quelli che considera suoi nemici politici.
Il contesto delle dimissioni di Erik Siebert e le pressioni politiche
Le dimissioni di Erik Siebert sono state oggetto di controversie. Trump ha affermato che Siebert non si è dimesso volontariamente, ma è stato licenziato a causa della sua mancata azione contro Letitia James e l’ex direttore dell’FBI James Comey, entrambi identificati dal tycoon come avversari politici. Secondo il New York Times, Siebert non ha trovato prove sufficienti per incriminare James per frode e ha espresso dubbi sulla possibilità di perseguire Comey.
La sua uscita ha alimentato un acceso dibattito all’interno dell’amministrazione Trump, con diversi consiglieri e repubblicani che avevano invece consigliato di mantenere Siebert. Anche Pam Bondi e il suo vice Todd Blanche hanno difeso Siebert, mentre figure come William Pulte, alleato di Trump e responsabile della Federal Housing Finance Agency, hanno chiesto un sostituto più determinato ad avviare le incriminazioni richieste dal presidente.
Intanto, Trump continua a sollecitare Bondi affinché agisca rapidamente contro i suoi nemici politici, sostenendo che “la giustizia va fatta ora” per tutelare la sua reputazione e credibilità, dopo essere stato messo in stato d’accusa due volte e incriminato cinque volte senza accuse fondate.






