Ginevra, 9 settembre 2025 – Le Nazioni Unite hanno lanciato oggi un urgente appello per raccogliere 139,6 milioni di dollari a sostegno del piano di risposta umanitaria in Afghanistan, devastato dal sisma della scorsa settimana nella regione orientale del Paese. La somma richiesta servirà a finanziare gli interventi di assistenza rivolti a circa 457.000 persone colpite dal terremoto in Afghanistan entro la fine dell’anno, come precisato in un comunicato diffuso a Ginevra.
L’emergenza umanitaria nelle province orientali
Il terremoto ha interessato soprattutto le province di Kunar, Laghman e Nangarhar, causando oltre 2.200 morti e 3.600 feriti, con un impatto diretto su quasi mezzo milione di abitanti. Secondo l’OCHA (Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari), l’arrivo imminente della stagione invernale aggrava ulteriormente la situazione, imponendo una rapida intensificazione degli aiuti nelle zone montuose colpite. “Con l’inverno che si avvicina rapidamente, siamo in una corsa contro il tempo”, ha dichiarato in collegamento video dallo Sri Lanka Indrika Ratwatte, coordinatore umanitario in Afghanistan dell’OCHA, sottolineando che “ci sono delle vite in pericolo”.
Modalità del piano di risposta al terremoto in Afghanistan
I fondi richiesti permetteranno alle organizzazioni umanitarie di mettere in campo una risposta multisettoriale, che includerà assistenza sanitaria, distribuzione di generi di prima necessità e supporto per la protezione delle comunità colpite. L’obiettivo è quello di salvaguardare vite umane e sostenere i mezzi di sussistenza in vista dei mesi freddi, quando le condizioni climatiche potrebbero compromettere ulteriormente la sicurezza e il benessere della popolazione. L’Afghanistan, già uno dei Paesi più poveri al mondo e politicamente instabile, subisce così un duro colpo che richiede un impegno internazionale coordinato per evitare un’escalation della crisi umanitaria.





