Almeno 40 persone sono state uccise in Sudan in un attacco con droni contro un funerale nel villaggio di al-Luweib, situato fuori dalla città di el-Obeid, capitale dello Stato del Kordofan Settentrionale. L’attacco, avvenuto il 3 novembre 2025, è stato riportato dalla BBC sulla base di testimonianze di funzionari e attivisti locali, che attribuiscono la responsabilità ai gruppi paramilitari in conflitto con l’esercito sudanese dallo scorso aprile.
L’attacco al funerale
Il funerale si stava svolgendo in una tenda presso il villaggio di al-Luweib, quando è stato colpito da un attacco di droni. Secondo quanto riferito, molte vittime sono decedute prima di poter ricevere assistenza medica nell’ospedale di el-Obeid, centro strategico che collega la capitale Khartum alle regioni occidentali del Darfur. Dopo la presa di Bara da parte dei paramilitari, circa 20.000 sfollati hanno trovato rifugio proprio nella città di el-Obeid, mentre i combattimenti continuano nel Kordofan, una regione ricca di petrolio e di fondamentale importanza geopolitica.
Le forze paramilitari delle Rsf, che non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’attacco, sono coinvolte in una guerra civile che imperversa dal 2023, caratterizzata da numerosi episodi di violenza contro civili. La città di Bara, caduta contemporaneamente ad Al-Fashir, l’ultima roccaforte governativa in Darfur, è stata teatro di esecuzioni sommarie, rapimenti e saccheggi, come denunciato dalle Nazioni Unite.
El-Obeid: un nodo cruciale nel conflitto in Sudan
El-Obeid, con una popolazione che nel 2008 superava i 340.000 abitanti, è un importante snodo commerciale e logistico nel Sudan centrale. La città ospita un aeroporto internazionale, una raffineria di petrolio e l’Università del Kordofan. Il suo ruolo strategico è accentuato dalla recente riparazione e asfaltatura delle strade che la collegano con Khartum, facilitando il movimento di persone e risorse in un momento di crescente instabilità.





