Roma, 21 ottobre 2025 – L’incontro tra il segretario di Stato statunitense Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, previsto per questa settimana, è al momento congelato, secondo quanto riportato da fonti della Casa Bianca alla CNN. Non sono ancora chiari i motivi precisi del rinvio, ma è emerso che le parti avrebbero aspettative divergenti riguardo alla possibile conclusione dell’invasione russa in Ucraina.
Vertice Trump-Putin e il ruolo dei colloqui Rubio-Lavrov
L’incontro preliminare tra Rubio e Lavrov doveva rappresentare un passo importante verso il vertice annunciato tra il presidente americano Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, previsto a Budapest, in Ungheria. Tuttavia, al momento non è noto quale impatto potrà avere il congelamento di questo incontro sulla pianificazione del vertice.
La vice portavoce della Casa Bianca, Anna Kelly, ha sottolineato l’impegno del presidente Trump nel cercare una soluzione diplomatica e pacifica per porre fine al conflitto in Ucraina. “Ha coraggiosamente coinvolto tutte le parti in causa e farà tutto il possibile per raggiungere la pace”, ha dichiarato alla CNN, ribadendo la volontà degli Stati Uniti di continuare a lavorare per la cessazione delle ostilità.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha apprezzato l’iniziativa di Rubio, evidenziando l’importanza di un coordinamento stretto tra USA ed Europa per giungere a una “pace giusta e duratura“. Tajani ha inoltre ricordato che le sanzioni imposte alla Russia rimangono un tema centrale nelle eventuali trattative, sottolineando che “non ci possono essere trattative se al tavolo non c’è l’argomento delle sanzioni e chi le ha decise e applica”.
Divergenze e prospettive future
Secondo alcune fonti, le divergenze tra Rubio e Lavrov riguarderebbero la percezione sulla disponibilità russa a porre fine all’invasione dell’Ucraina. Mentre gli USA spingono per un negoziato che coinvolga tutte le parti interessate, la Russia continua a porre condizioni legate alla sicurezza nazionale e ai diritti dei russofoni nei territori coinvolti nel conflitto, come ribadito dallo stesso Lavrov nelle recenti dichiarazioni pubbliche.
Il presidente Trump, da parte sua, ha espresso fiducia nella possibilità di un incontro con Putin entro febbraio 2026, confermando la sua volontà di impegnarsi per una soluzione pacifica. Trump ha anche espresso delusione per le proteste ucraine riguardo alla loro esclusione dai colloqui con Mosca, sottolineando il suo ruolo attivo nel tentativo di porre fine alla guerra.
Il quadro diplomatico rimane quindi complesso e in evoluzione, con la sospensione temporanea dell’incontro Rubio-Lavrov che rappresenta un elemento di incertezza nel percorso verso il tanto atteso vertice tra i due presidenti. Intanto, l’Europa continua a monitorare attentamente la situazione, con l’obiettivo di mantenere un fronte unito e di garantire che ogni negoziato tenga conto delle sanzioni e degli interessi europei nel conflitto ucraino.
La smentita ufficiale di Mosca
Mosca ha ufficialmente smentito le notizie riguardanti il rinvio di un incontro tra il segretario di Stato americano Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, contraddicendo quanto riportato dalla CNN. La dichiarazione è stata resa nota dal vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov, che ha precisato come “non si può rimandare qualcosa che non è stato concordato”.
Ryabkov, citato dall’agenzia Tass, ha ricordato che fino a ieri non c’era alcun accordo sul luogo e sul momento dell’eventuale incontro tra i due capi delle diplomazie, sottolineando inoltre che la Russia è costantemente impegnata a contrastare le fake news occidentali. La dichiarazione si inserisce in un contesto di tensioni diplomatiche, con frequenti accuse reciproche tra Russia e USA.






