Mosca, 2 dicembre 2025 – Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso critiche dure verso l’Europa, accusandola di ostacolare gli sforzi di pace promossi dagli USA in Ucraina. Le sue dichiarazioni sono giunte prima dell’incontro al Cremlino con l’inviato speciale americano Steve Witkoff, noto per il suo ruolo chiave nelle trattative di pace in Medio Oriente e nelle missioni diplomatiche di Washington.
Putin accusa l’Europa di bloccare la pace in Ucraina
Secondo Putin, l’Europa starebbe cercando di impedire all’amministrazione Usa di raggiungere un accordo di pace in Ucraina. Il presidente russo ha affermato che tutte le proposte avanzate dai Paesi europei mirano a questo risultato, mentre la leadership ucraina, rappresentata da Volodymyr Zelensky, appare distaccata dalla realtà e incapace di affrontare concretamente la situazione. Questa posizione è stata riportata dall’agenzia russa Ria Novosti.
“La Russia non ha intenzione di combattere con l’Europa, ma se l’Europa inizierà, saremo subito pronti“. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti. “Non intendiamo entrare in guerra con l’Europa, l’ho detto cento volte – ha detto Putin, citato da Interfax – ma se l’Europa decidesse improvvisamente di combattere e iniziasse, saremmo pronti fin da subito“.
“Se le forze di Kiev continueranno ad attaccare petroliere ed altre navi nel Mar Nero, la Russia risponderà nel modo più radicale, isolando l’Ucraina dal mare“.
Il confronto tra Putin e l’Europa si inserisce in un quadro internazionale complesso, segnato da numerosi sforzi diplomatici. L’inviato americano Steve Witkoff, figura emergente nominata nel 2025 dall’amministrazione Trump come mediatore per le missioni di pace, ha avuto un ruolo centrale nei negoziati sul cessate il fuoco in diverse aree di conflitto, inclusa l’Ucraina. Witkoff è conosciuto per il suo approccio pragmatico e per la capacità di trattare direttamente con attori politici spesso distanti.

Contesto internazionale e dinamiche diplomatiche
Parallelamente alle tensioni tra Mosca e Bruxelles, la situazione in Medio Oriente resta volatile con un aumento delle tensioni tra Iran e Israele, mentre la Bielorussia si propone come possibile sede per colloqui di pace tra Russia e Ucraina, come annunciato dal presidente Alexander Lukashenko.
Nell’Unione Europea, la Francia si prepara a un discorso sulla situazione ucraina, mentre si registra un clima di attesa per una possibile ripresa del dialogo tra Stati Uniti e Kiev, auspicata anche da Parigi. Secondo la portavoce Sophie Primas, gli europei desiderano una pace “duratura e solida“, sottolineando l’importanza di mantenere i legami con Washington.
La posizione di Putin, tuttavia, evidenzia un profondo scetticismo verso le iniziative europee, che considera un ostacolo più che un supporto alla pace. L’incontro con Steve Witkoff potrebbe essere un tentativo di rilanciare una via diplomatica alternativa, in cui gli Stati Uniti giocano un ruolo centrale, mentre l’Europa rimane marginale nel processo negoziale.






