In Messico l’uragano Erick ha creato danni e disagi, portando anche alla morte di almeno 2 persone: i dettagli
Il passaggio dell’uragano Erick ha provocato gravi conseguenze nel sud del Messico, con almeno due vittime confermate e danni ingenti lungo la costa pacifica. Dopo aver raggiunto la categoria 4 della scala Saffir-Simpson, la tempesta si è indebolita nelle ultime ore, ma continua a rappresentare una seria minaccia per le regioni interessate.
Vittime e danni causati dall’uragano Erick
Le autorità dello Stato di Oaxaca hanno confermato la morte di un uomo nel comune di San Pedro Pochutla, folgorato da cavi ad alta tensione mentre partecipava alle operazioni di pulizia post-tempesta. Nel vicino Stato di Guerrero, la Protezione Civile ha segnalato la scomparsa di un bambino travolto dalle acque di un ruscello durante un tentativo di attraversamento da parte della madre che lo portava in braccio.
Erick ha toccato terra all’alba lungo la costa del Pacifico, tra Puerto Escondido e Punta Maldonado, con venti massimi sostenuti che hanno raggiunto i 230 km/h. La tempesta ha causato precipitazioni intense, con accumuli attesi fino a 50 centimetri, e onde alte fino a 6 metri. Queste condizioni hanno determinato il rischio di frane e inondazioni nelle zone montuose e costiere.
Misure di emergenza e previsioni meteorologiche
Per contrastare l’emergenza, sono stati mobilitati oltre 18.000 soccorritori e allestiti circa 2.000 rifugi tra Oaxaca, Guerrero e Chiapas. A causa delle condizioni meteorologiche avverse, all’aeroporto internazionale di Acapulco sono stati cancellati tutti i voli previsti per giovedì. Le autorità locali hanno invitato la popolazione a rimanere nelle proprie abitazioni, soprattutto chi vive in aree a rischio alluvione o di bassa quota.
Secondo l’ultimo rapporto del National Hurricane Center (NHC) degli Stati Uniti, l’uragano si è trasformato in un sistema di bassa pressione situato a 155 chilometri da Acapulco, con venti sostenuti di 45 km/h. Erick dovrebbe dissiparsi entro la notte tra giovedì e venerdì, ma continuerà a generare forti piogge con rischio di ulteriori inondazioni e smottamenti.
L’intensificazione rapida e l’entità dell’uragano sono considerate anomalie legate ai cambiamenti climatici, che stanno influenzando la frequenza e la potenza delle tempeste nella regione del Pacifico orientale. Erick rappresenta infatti la tempesta più forte mai registrata in questa fase iniziale della stagione degli uragani nel Pacifico, che va da giugno a novembre.