Tel Aviv, 4 agosto 2025 – Un raid condotto da un drone israeliano ha colpito un gruppo di operatori umanitari presso la rotonda di Al-Tawam, nel nord della Striscia di Gaza, provocando la morte di almeno cinque civili e il ferimento di altri sette, alcuni dei quali in condizioni critiche. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa, citando fonti mediche locali. In un secondo attacco, un’altra persona è stata uccisa nella zona centrale della Striscia di Gaza.
Attacco contro operatori umanitari a Gaza
L’episodio si inserisce nel contesto di un’escalation militare nella Striscia di Gaza, dove Israele ha intensificato i raid aerei e si prepara a un’offensiva di terra. Le autorità israeliane, tuttavia, impediscono l’ingresso ai giornalisti internazionali e israeliani, rendendo impossibile una verifica indipendente delle informazioni. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha documentato da sabato scorso 34 attacchi contro strutture sanitarie a Gaza, con 11 operatori sanitari uccisi e 16 feriti, oltre a danni significativi alle infrastrutture mediche.
Contesto del conflitto e reazioni internazionali
L’attacco arriva in un momento di forte tensione, con oltre 2.300 morti palestinesi nella Striscia e un numero crescente di sfollati, stimati in oltre 423.000 secondo l’Onu. Israele sostiene di aver colpito centinaia di militanti di Hamas e infrastrutture del movimento islamico, mentre Hamas accusa Israele di commettere un “genocidio”. Nel frattempo, la diplomazia internazionale è al lavoro per cercare una soluzione che garantisca la sicurezza degli ostaggi e la protezione dei civili.
Le Nazioni Unite e organizzazioni umanitarie hanno più volte richiamato il rispetto del diritto internazionale umanitario, sottolineando la necessità di evitare vittime tra la popolazione civile. La situazione rimane critica, con continue chiamate alla de-escalation e all’apertura di corridoi umanitari, mentre la guerra tra Israele e Hamas prosegue senza segni di tregua.






