La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha confermato oggi a Skopje il pieno sostegno dell’Ue al percorso di adesione della Macedonia del Nord, ribadendo però che il via ai negoziati di adesione è subordinato a una modifica costituzionale richiesta dalla Bulgaria. Lo ha reso noto la stessa von der Leyen al termine degli incontri con la dirigenza macedone, sottolineando che “rimaniamo pienamente al fianco della Macedonia del Nord nel suo percorso verso l’Unione europea. Potete contare su di noi”.
Macedonia del Nord nell’Ue: il nodo della modifica costituzionale e il blocco bulgaro
La questione al centro della trattativa è la richiesta da parte della Bulgaria di inserire nel preambolo della costituzione macedone il riconoscimento ufficiale della minoranza bulgara presente nel Paese. La Bulgaria mantiene così il veto sull’avvio dei negoziati di adesione finché Skopje non apporterà le modifiche costituzionali concordate, un passaggio che von der Leyen ha definito “l’unico passo” prima dell’apertura formale del negoziato. La tensione tra i due vicini riguarda anche divergenze storiche e linguistiche, con Sofia che non riconosce la lingua macedone come autonoma, giudicandola un dialetto del bulgaro.
Il premier macedone Hristijan Mickoski, del governo conservatore insediatosi nel giugno 2024, ha evidenziato nei suoi interventi pubblici la determinazione del governo a proseguire con le riforme e a sostenere l’integrazione europea, ribadendo però le difficoltà legate al confronto con la Bulgaria: “Siamo convinti che il futuro dei cittadini macedoni sia all’interno della famiglia europea, ma vogliamo essere trattati con dignità”.
La visita di von der Leyen nel quadro più ampio dell’allargamento Ue
La tappa a Skopje conclude un intenso tour balcanico della presidente von der Leyen, iniziato lunedì in Albania e proseguito in Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Kosovo. Durante la visita, la Commissione ha annunciato importanti iniziative di sostegno, come l’apertura di una fabbrica di antenne per l’intelligenza artificiale nel Paese e l’inclusione della Macedonia del Nord nell’Area unica di pagamento europea, con un trasferimento di 16 milioni di euro legati alle riforme realizzate.
L’allargamento dell’Unione europea ai Balcani occidentali è un tema centrale nell’agenda europea, con la Commissione che ha recentemente pubblicato il Pacchetto Allargamento Ue 2023, proponendo anche l’avvio dei negoziati con Ucraina, Moldova e Bosnia ed Erzegovina e riconoscendo lo status di candidato alla Georgia. Tuttavia, il Consiglio Europeo di dicembre sarà chiamato a prendere le decisioni finali, monitorando attentamente i progressi dei singoli Paesi e le condizioni poste, come nel caso della Macedonia del Nord.
La Commissione di von der Leyen mantiene dunque un atteggiamento di sostegno deciso ma condizionato al rispetto degli impegni politici e costituzionali, in un quadro regionale complesso, in cui le questioni identitarie e bilaterali restano un nodo cruciale per il futuro ingresso nella Ue.






