Ginevra, 8 settembre 2025 – L’Italia ha espresso forte preoccupazione presso il Consiglio Onu per i Diritti Umani in merito al grave deterioramento della situazione dei diritti umani in Afghanistan, a quattro anni dalla presa del potere da parte dei Talebani. Nel corso del Dialogo Interattivo Rafforzato con il Relatore Speciale sulla situazione dei Diritti Umani in Afghanistan, il Vice Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, il Ministro Stefano Pisotti, ha sottolineato la drammatica regressione delle libertà fondamentali nel Paese.
Peggioramento dei diritti umani in Afghanistan sotto il regime talebano
Il Ministro Pisotti ha evidenziato come le autorità di fatto continuino ad imporre restrizioni severe e discriminatorie, tra cui la controversa legge sulla prevenzione del vizio e la promozione della virtù, che limitano fortemente la libertà di donne e ragazze. Inoltre, ha denunciato la crescente repressione che compromette i diritti di tutte le minoranze religiose, spesso vittime di discriminazioni e violenze. I media e le organizzazioni della società civile affrontano crescenti limitazioni e intimidazioni, aggravando il clima di oppressione.
L’impegno italiano e la nomina della nuova ambasciatrice
Nel suo intervento, il Ministro Pisotti ha ricordato l’importanza del rispetto degli obblighi internazionali da parte dell’Afghanistan, come previsto anche dal processo di Doha. Ha espresso vicinanza al popolo afghano, recentemente colpito da un violento terremoto, e ha riaffermato l’impegno costante dell’Italia a sostenere la popolazione afghana nel perseguimento dei propri diritti e della giustizia.





