Tel Aviv, 6 agosto 2025 – Il governo israeliano si prepara a una decisione cruciale sul futuro della Striscia di Gaza, con la convocazione per domani alle ore 17 (ora italiana) del gabinetto di sicurezza che dovrà decidere sull’occupazione della Striscia di Gaza. A riferirlo è stato il Times of Israel, citando fonti interne al governo. L’esercito israeliano si dichiara pronto ad attuare qualsiasi decisione venga presa, mentre l’ONU avverte sulle possibili “conseguenze catastrofiche” di un’operazione di tale portata.
Ultime ore prima della decisione sul destino di Gaza
Secondo un alto funzionario israeliano intervistato da Ynet, la direzione intrapresa dal governo è quella della conquista della Striscia, ma le condizioni sul terreno potrebbero cambiare rapidamente: “Da qui a domani, solo Dio lo sa, in Medio Oriente le cose possono cambiare”. In serata, inoltre, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbe annunciare un grande piano umanitario per la regione. Trump, rientrato alla Casa Bianca nel 2025 per un secondo mandato, ha espresso ottimismo nelle ultime ore, auspicando il rilascio di altri ostaggi e la fine imminente del conflitto.
Nel frattempo, la situazione sul campo rimane drammatica. Nella notte un camion carico di aiuti si è ribaltato a Deir al-Balah, nel centro di Gaza, provocando la morte di 20 persone secondo fonti palestinesi. Hamas accusa l’esercito israeliano di aver imposto percorsi stradali pericolosi ai camion carichi di aiuti, alimentando così “fame e caos”. Inoltre, almeno 18 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime ore da attacchi israeliani, incluso un raid contro un centro medico delle Nazioni Unite che ospita sfollati nella città di Gaza.
Cresce la crisi umanitaria e le tensioni internazionali
L’Organizzazione delle Nazioni Unite e altre agenzie umanitarie segnalano una crisi gravissima. Il Programma Alimentare Mondiale denuncia che quasi un terzo della popolazione della Striscia non mangia per giorni consecutivi e migliaia sono sull’orlo di una fame catastrofica. Tuttavia, molti aiuti restano bloccati nei magazzini, complici le restrizioni imposte dal blocco israeliano ed egiziano.
Sul fronte politico, la Farnesina italiana annuncia un nuovo convoglio di aiuti con 20 camion provenienti dalla Giordania, contenenti oltre 350 tonnellate di farina destinate alla popolazione civile di Gaza. Ulteriori aiuti, per un totale di 100 tonnellate, sono in arrivo all’aeroporto di Fiumicino e saranno lanciati in collaborazione con il ministero della Difesa.
La situazione appare quindi estremamente fluida e complessa, con una decisione sul futuro di Gaza attesa nelle prossime ore, ma con scenari che potrebbero evolversi rapidamente.






