Istanbul, 17 settembre 2025 – In vista dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, l’Iran ha annunciato l’intenzione di avviare colloqui sul dossier nucleare con i Paesi europei firmatari dell’accordo del 2015, in particolare Francia, Germania e Regno Unito. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, sottolineando la delicatezza della situazione attuale, segnata da tensioni crescenti e dal riavvio della procedura di reintroduzione delle sanzioni Onu contro Teheran.
Colloqui sul nucleare a New York
Durante la visita della delegazione iraniana a New York, l’Iran si prepara a discutere con i rappresentanti europei e altri Paesi sulle questioni nucleari e sulle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite recentemente riattivate. La decisione di Francia, Germania e Regno Unito di attivare il meccanismo di snapback, volto a ripristinare le sanzioni precedentemente revocate dall’accordo sul nucleare iraniano del 2015, ha provocato una forte reazione da parte di Teheran. Baghaei ha espresso la speranza che tutte le parti coinvolte riconoscano che un’escalation delle tensioni non giova a nessuno, in un clima di dialogo ancora in corso.
Nel frattempo, fonti diplomatiche riferiscono che è previsto un primo colloquio telefonico già nella giornata odierna tra i ministri degli Esteri di Germania, Gran Bretagna e Francia, insieme al loro omologo iraniano, per discutere direttamente della situazione.
Contesto regionale e internazionale
Il riacutizzarsi delle tensioni sul programma nucleare iraniano avviene in un contesto internazionale molto complesso. Nei mesi scorsi, gli Stati Uniti e Israele hanno condotto attacchi contro siti nucleari e militari in Iran, provocando una serie di rappresaglie e un aumento delle tensioni militari nella regione. La Russia e la Cina hanno espresso preoccupazione per l’avvio del meccanismo di snapback, definendolo una mossa “non costruttiva” che rischia di compromettere i negoziati diplomatici.
Inoltre, l’Alto rappresentante dell’Unione Europea, Kaja Kallas, ha sottolineato che i prossimi 30 giorni saranno cruciali per cercare una soluzione diplomatica alla controversia, ricordando le preoccupazioni dell’UE sia sul programma nucleare sia su quello missilistico iraniano.
Il quadro geopolitico rimane quindi estremamente delicato, con l’Iran impegnato a mantenere aperti i canali di dialogo con l’Europa, nonostante le crescenti pressioni internazionali e il rischio di ulteriori sanzioni.






