Roma, 22 settembre 2025 – In occasione del Capodanno ebraico, le Forze di Difesa israeliane (IDF) hanno concesso una particolare misura di clemenza ai soldati ebrei ortodossi arrestati per renitenza alla leva. La decisione, definita come una “grazia per festività“, prevede il rilascio anticipato di questi militari in vista delle celebrazioni religiose.
Idf grazia i renitenti alla leva
Secondo quanto riportato dal Jerusalem Post, la concessione della grazia è una pratica consolidata all’interno dell’esercito israeliano. L’IDF ha precisato che il rilascio anticipato riguarda non solo i soldati haredi ma anche altri detenuti che hanno diritto a questa misura durante le festività. L’esercito ha inoltre sottolineato che non vi è alcun trattamento di favore nei confronti dei militari appartenenti alla comunità ortodossa, i quali rappresentano solo una piccola percentuale dei beneficiari.
L’IDF ha ribadito che la decisione è stata presa autonomamente senza alcun intervento o influenza da parte della classe politica israeliana. Questa iniziativa si inserisce nel contesto del Capodanno ebraico (Rosh HaShanà), ricorrenza religiosa molto sentita in Israele, durante la quale molti soldati trascorreranno il tempo in prima linea.
Le Forze di Difesa israeliane: struttura e ruolo
Le Forze di Difesa israeliane, note anche con l’acronimo IDF, sono l’organizzazione militare dello Stato d’Israele attiva dal 1948. Comprendono esercito, marina ed aeronautica militare con un organico complessivo composto da circa 176.500 unità attive e oltre 445.000 riservisti pronti a mobilitarsi rapidamente in caso di necessità.
Il Capodanno ebraico rappresenta uno dei momenti più significativi dell’anno liturgico per gli israeliani; esso segna l’inizio dell’anno secondo il calendario lunisolare giudaico ed è caratterizzato da riti solenni come il suono dello shofar (corno) che richiama al giudizio divino personale e collettivo.
La concessione della grazia ai renitenti alla leva si colloca quindi all’interno delle tradizioni culturali-religiose nazionali mantenendo al contempo rigore nell’applicazione delle norme militari senza eccezioni politiche o privilegio settoriale specifico.






