Il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha lanciato un allarme urgente sulla situazione in Sudan, definendola «una terribile crisi che sta andando fuori controllo». In un appello rivolto alle parti in conflitto, Guterres ha esortato a una immediata cessazione delle violenze e a un ritorno al tavolo dei negoziati per porre fine a un «incubo di violenza» che sta devastando il Paese africano.
L’emergenza umanitaria in Sudan e il peggioramento del conflitto
Il conflitto peggiora drammaticamente di giorno in giorno. Le Forze di Supporto Rapido (RSF) hanno conquistato la città di Al-Fashir, la capitale del Darfur occidentale, dopo 18 mesi di assedio. La situazione all’interno della città è al collasso: gran parte della popolazione locale è fuggita ma chi è rimasto fa i conti con la violenza della guerra civile: sono migliaia le morti riportate, con esecuzioni sommarie, violenze e stupri perpetrati dalle Rsf nella città.
Le Nazioni Unite hanno diverse volte cercato di portare l’attenzione sul conflitto, sottolineano come uno dei più sanguinosi in corso nel mondo: centinaia di migliaia sono i profughi causati dal conflitto.
Le ong hanno più volte riportato la tragica situazione, facendo appello anche ai governi occidentali per chiedere aiuto, il quale però non è mai arrivato.
La crisi dal 2023 è degenerata rapidamente, con scontri sempre più violenti e la popolazione in balia delle Rsf e dell’esercito regolare, vedendosi sempre più affamata e impoverita.





