Il premier spagnolo ha fatto proprie le parole di Papa Leone XIV per commentare la situazione di crisi nella Striscia di Gaza
Madrid, 2 giugno – Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha lanciato un appello per porre fine alla “barbarie” a Gaza, sottolineando la morte di centinaia di medici e infermieri nell’ultimo ospedale operativo. Durante l’inaugurazione dell’Ospedale Universitario di Melilla, ha evocato il pianto delle madri e la dignità umana e ha onorato il coraggio dei professionisti sanitari, molti dei quali hanno perso la vita.
Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, ha recentemente lanciato un accorato appello per fermare la “barbarie” a Gaza, esprimendo la sua profonda preoccupazione per la terribile situazione umanitaria nella Striscia e sottolineando l’importanza di umanità e giustizia come principi fondamentali. Durante un intervento tenuto in occasione dell’inaugurazione dell’ampliamento dell’Ospedale Universitario di Melilla, un’enclave spagnola in Marocco, ha dichiarato che l’umanità deve unirsi per affrontare questa crisi. Le sue parole risuonano forti e chiare: “Dobbiamo farlo per umanità, per decenza, per giustizia”. Inoltre, Sánchez ha citato le parole di Papa Leone XIV, evidenziando la profonda sofferenza della popolazione palestinese. Ha dichiarato: “Da Gaza si eleva sempre più intensamente verso il cielo il pianto di madri e padri che sostengono i corpi senza vita dei propri figli”.
La situazione umanitaria a Gaza
Sánchez ha richiamato l’attenzione sul fatto che, mentre le notizie riportano immagini di ospedali distrutti a Gaza, l’inaugurazione di una nuova struttura sanitaria rappresenta un simbolo di speranza. Ha citato le parole del Papa Leone XIV, il quale ha descritto il “pianto di madri e padri” che sostengono i corpi senza vita dei propri figli, sottolineando l’urgenza di una risposta umanitaria collettiva. La sua dichiarazione è avvenuta in un momento critico, con il recente smantellamento dell’ultimo ospedale operativo nel nord della Striscia, che continuava a funzionare grazie al coraggio di un gruppo di professionisti medici.
Un intervento in un momento critico nella Striscia di Gaza
L’intervento di Sánchez giunge in un periodo particolarmente difficile, dopo il recente smantellamento dell’ultimo ospedale operativo nel nord della Striscia di Gaza, che ha continuato a funzionare solo grazie al coraggio di pochi professionisti. Il premier ha messo in evidenza l’importanza simbolica di inaugurare un nuovo ospedale mentre nel mondo si susseguono immagini di strutture sanitarie distrutte dai bombardamenti. “È fondamentale riconoscere il sacrificio di medici e infermieri che hanno perso la vita per non abbandonare i propri pazienti”, ha affermato, rendendo omaggio a coloro che sono morti “abbracciati ai civili che volevano salvare”.
Il sacrificio dei professionisti della salute
Sánchez ha anche espresso il suo dolore per la morte di centinaia di medici e infermieri che hanno perso la vita mentre cercavano di salvare i loro pazienti, affermando che molti di loro sono morti “abbracciati ai civili ai quali fino alla fine volevano salvare la vita”. Questa tragedia non è solo una questione di geopolitica, ma un richiamo alla coscienza di tutti, affinché si ricordino le sofferenze di chi cerca di sopravvivere in condizioni disumane.
Onorare la memoria delle vittime
Sánchez ha richiamato l’attenzione sulla necessità di onorare la memoria di queste vittime, sottolineando come il Mediterraneo rappresenti un ponte tra la Spagna e la Palestina, rendendo il suo intervento ancora più significativo. “In un momento in cui i notiziari aprono con tragedie quotidiane, è nostro dovere elevare la voce contro l’ingiustizia”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza della solidarietà internazionale.
Un appello alla solidarietà internazionale
Nel suo discorso, il leader socialista ha insistito sull’importanza di onorare la memoria di questi professionisti della salute, definendoli eroi nel bel mezzo della devastazione. Con un appello alla solidarietà internazionale, ha sottolineato che la Spagna, come parte della comunità globale, ha il dovere di intervenire, promuovendo aiuti umanitari e sostenendo l’accesso a cure mediche per chi è colpito dalla crisi in corso. Questo è un momento cruciale: il governo spagnolo è chiamato a prendere una posizione chiara e decisa, contribuendo attivamente a una soluzione che possa garantire la dignità e i diritti fondamentali della popolazione civile di Gaza.
Il premier ha esortato la comunità internazionale a non voltarsi dall’altra parte, ribadendo che la decenza umana richiede una risposta collettiva per porre fine alle violenze e garantire assistenza umanitaria. Le sue parole risuonano come un richiamo non solo alla Spagna, ma a tutti i Paesi affinché si uniscano nella ricerca di soluzioni pacifiche e durature. La situazione a Gaza continua a destare preoccupazione, e l’appello di Sánchez si inserisce in un contesto di crescente tensione e necessità di interventi umanitari efficaci.