Gaza, 7 agosto 2025 – Continuano senza sosta gli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza che, solo dalla mezzanotte fino alle prime ore di questa mattina, hanno causato la morte di ventidue civili palestinesi, tra cui donne e bambini. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa, aggiornando il bilancio delle vittime che, secondo le autorità palestinesi, ha raggiunto finora la cifra di 61.158 morti e 151.442 feriti dall’inizio del conflitto.
Attacchi mirati e vittime civili
Quattro persone, tra cui due ragazze, sono rimaste uccise in un bombardamento che ha colpito un appartamento vicino al campo profughi di Nuseirat, nella parte centrale della Striscia. Altri quattro civili sono stati uccisi e diversi feriti in un attacco aereo che ha colpito un’abitazione della famiglia Al-Hadeedi nel campo profughi di Al-Shati, a ovest di Gaza City. Nella zona di Sheikh Radwan, a nord di Gaza City, un raid aereo ha provocato la morte di tre membri della famiglia Zaqout.
Nel sud, a Khan Yunis, un uomo, la moglie e il figlio sono stati uccisi in casa loro durante un altro attacco. Un’altra ragazza è morta a causa di un bombardamento su una tenda a Dream Hall, mentre un drone ha colpito un’altra tenda uccidendo due donne. Inoltre, cinque civili sono stati uccisi mentre cercavano cibo nella città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.
Il dramma umanitario
La situazione umanitaria a Gaza è critica: secondo l’ONU, migliaia di persone sono ferite e mancano ancora aiuti essenziali come cibo e medicine. Le Nazioni Unite hanno segnalato che, nonostante l’ingresso di alcuni convogli e il lancio di aiuti, la consegna effettiva di beni di prima necessità nel territorio è ancora limitata e rallentata.
Il conflitto continua a mietere vittime civili e a suscitare preoccupazioni internazionali, mentre a Gaza si fa sempre più urgente la necessità di proteggere la popolazione e garantire l’accesso agli aiuti umanitari.






