Khartoum, 30 ottobre 2025 – La situazione nel Darfur, regione occidentale del Sudan, continua a peggiorare drammaticamente a seguito degli scontri armati che hanno portato alla presa di al-Fashir da parte delle forze paramilitari delle Rsf. I volontari delle cellule di emergenza di Tawila hanno lanciato un accorato appello alla comunità internazionale e all’ONU per ottenere aiuti urgenti, di fronte a un flusso massiccio di profughi privi di risorse e di supporto.
La presa di al-Fashir e la crisi umanitaria nel Darfur
Domenica scorsa, al-Fashir è caduta nelle mani dei paramilitari delle Forze di Supporto Rapido (FSR), segnando la perdita dell’ultima capitale del Darfur ancora controllata dall’esercito regolare. Il conflitto, iniziato nell’aprile 2023 tra esercito e FSR, ha portato a un’escalation di violenze, comprese accuse di massacri e attacchi mirati contro i civili.
Secondo un comunicato di Human Rights Watch (HRW), i civili in fuga da al-Fashir subiscono “gravi maltrattamenti, inclusi stupri, saccheggi e omicidi“. L’organizzazione ha lanciato un allarme severo: “Se il mondo non interviene con urgenza, i civili rischiano di subire atrocità ancora più odiose”. Le comunicazioni nella zona sono interrotte, rendendo difficoltoso verificare in modo indipendente le condizioni sul terreno.
Tawila sotto pressione: migliaia di sfollati e risorse al collasso
La città di Tawila, situata a circa 70 chilometri da al-Fashir, è diventata il principale rifugio per oltre 36.000 civili fuggiti dai combattimenti. Prima dell’ultimo afflusso, Tawila ospitava già circa 650.000 sfollati interni. I volontari delle cellule di emergenza (EER) denunciano la situazione “critica” della regione, con risorse e servizi di base ormai insufficienti a soddisfare i bisogni di una popolazione in costante crescita.
Negli ultimi due mesi, più di un milione di persone sono state costrette a spostarsi all’interno della regione a causa delle ostilità, aggravate anche da una recente epidemia di colera. Le organizzazioni di volontariato locale hanno chiesto a gran voce un intervento immediato da parte delle agenzie umanitarie nazionali e internazionali per fornire assistenza medica, cibo e protezione ai civili vulnerabili.
La crisi nel Darfur rappresenta oggi una delle emergenze umanitarie più gravi al mondo, con un numero crescente di vittime innocenti intrappolate in un conflitto che continua senza sosta.





